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“Cucinate” dentro il loro guscio: migliaia di cozze uccise dal caldo record

Pubblicato: 03/07/2019 15:26

Un fenomeno spaventoso quello registrato dalla coordinatrice dei ricercatori nella Riserva Marina di Bodega, in California, che ha lavorato per 15 anni proprio nell’omonima baia, Jackie Sones, e che mai aveva assistito ad una morìa di cozze simile. I mitili sono morti a migliaia sugli scogli della baia ed è come se si fossero cucinati dentro il proprio guscio. Il fenomeno è stato ricondotto dai ricercatori al caldo record registrato a giugno e causato dal cambiamento climatico che ha visto un aumento delle temperature di 2 gradi centigradi in tutto il mondo, tuttavia, devono ancora essere approfondite le cause di questo fenomeno.

Cozze morte nel proprio guscio per il caldo record di giugno

Il surriscaldamento globale miete vittime di tutti i tipi, dalla vegetazione agli animali. La morìa di cozze che è stata osservata nella Baia di Bodega Head dai ricercatori dell’omonima riserva marina è molto preoccupante per la funzione che svolgono questi molluschi negli ecosistemi marini. Jackie Sones ha spiegato a The Guardian: “Le cozze sono conosciute come specie fondamentali. Il loro equivalente sono gli alberi nelle foreste. Rappresentano il riparo e l’habitat di molti animali, quando viene colpito il principale habitat le conseguenze investono il resto del sistema“.

La difficoltà è capire quanto sia diffuso il fenomeno perché, stando a quanto ha potuto osservare la ricercatrice Jackie Sones, si tratta di una morìa che va sull’ordine delle decine di migliaia di cozze, ma non è possibile quantificare con esattezza la portata del fenomeno perché non è stata prodotta la documentazione aggiornata necessaria e relativa ad altre aree del litorale della Contea di Sonoma, dove si trova Bodega Head. La ricercatrice ritiene però che riguardi tutta la regione: “Mi aspetto che attualmente il fenomeno interessi l’intera regione“. La ricercatrice ha visto decine di migliaia di cozze morte, come se fossero state letteralmente “cucinate” dal caldo record.

Un segnale di disastro

L’imponente morìa di cozze rappresenta un segnale preoccupante riguardo alle gravi condizioni in cui versa l’ecosistema marino, secondo il biologo Christopher Harley della University of British Columbia. Infatti, lo scienziato ha osservato un simile fenomeno nel 2004 ma di proporzioni più contenute e ha spiegato che la moria di cozze dovrebbe fungere da campanello d’allarme: “Le cozze sono il canarino nella miniera di carbone del cambiamento climatico, solo questo canarino fornisce cibo e habitat a centinaia di altre specie“.

Fenomeni gravi in grado di mettere a repentaglio la vita di tantissimi esseri viventi sono già stati osservati e sono oggetto di continuo monitoraggio da parte dei ricercatori. Tra questi, vi figurano indubbiamente l’innalzamento delle temperature marine e il fenomeno dell’acidificazione degli oceani, dovuto all’aumento di anidride carbonica nell’atmosfera causata dalle attività umane (l’uso di combustibili fossili, in primis). Questi due fenomeni hanno causato il liquefarsi delle stelle marine e la morte dei crostacei.