Condannata per l’omicidio del marito: “La comprò e la costrinse prostituirsi”
Assunta Casella è stata condannata a 21 anni e 3 mesi di carcere per l'omicidio del marito. Un rapporto coniugale fatto di soprusi e abusi

L’aveva costretta a vendersi
“Quando aveva 14 anni e viveva in Calabria con la famiglia fu letteralmente comperata, per cinquecentomila lire, dall’uomo che, dopo averla portata in Piemonte, la prese in moglie e la costrinse a una vita durissima“, come riferito oggi in Corte d’Assise d’Appello a Torino e riportato da Ansa. Il giallo di Paroldo è un caso di omicidio che vede coinvolto un marito e sua moglie, accusata dell’uccisione dell’uomo.
Il delitto di Severino Viora
L’8 giugno 2016 Severino Viora,viene ritrovato morto in un noccioleto di Paroldo, in provincia di Cuneo. Secondo quanto stabilito dall’autopsia, l’uomo era morto “Per asfissia meccanica” dopo essere stato narcotizzato. I sospetti caddero fin da subito sulla moglie, Assunta Casella. La donna aveva infatti raccontato alle tre figlie, preoccupate per l’assenza del padre, che l’uomo era partito per una vacanza.Una decisione insolita per un pensionato che aveva sempre condotto una vita monotona, che passava tutto il tempo a prendersi cura dei suoi terreni a Paroldo. Le indagini poi confermarono i sospetti: Assunta Casella, che lavorava come volontaria in un ospizio, aveva narcotizzato e poi strangolato il marito. Una volta morto, aveva nascosto il cadavere nel noccioleto, dove è stato trovato.