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Manduria, torturato e ucciso da una baby gang: “Ragazzi normalissimi”

Pubblicato: 26/04/2019 23:24

Sull’anziano morto a Manduria, nel tarantino, in seguito alle torture di un gruppo di giovanissimi, la Procura sta conducendo indagini serrate. Sotto la lente la baby gang che avrebbe bullizzato fino alla morte l’uomo, affetto da problemi psichici. Sono 14 gli indagati, quasi tutti minorenni, di cui il più grande ha 22 anni, tutti amici e appartenenti a famiglie della media borghesia del paese e ora accusati di crimini gravissimi.

Bullizzano un anziano fino alla morte: indagati 14 giovanissimi

L’uomo è morto dopo settimane di agonia, a causa di un pestaggio violento durante il quale è stato legato ad una sedia e derubato di 30 euro. Da anni sarebbe stato preso di mira e sottoposto alle torture di 14 ragazzi del paese.

Il Nuovo Quotidiano di Puglia ha ora pubblicato un breve video di questi pestaggi, che avvenivano in strada come in casa e che gli aguzzini si scambiavano via Whatsapp.

polizia
Immagine di repertorio

L’avvocato: “Ragazzi normalissimi”

Come spiega ad Adnkronos l’avvocato di 7 degli indagati, Lorenzo Bullo: “Tutti quelli che si sono avvicinati a questa vicenda, mandando, ricevendo o inoltrando video e messaggi sui due gruppi Whatsapp in esame sono coinvolti. Per il momento la Procura, che ha secretato gli atti, ha sequestrato tutti i cellulari e non possiamo far nulla. Da parte mia ho nominato il medico legale di parte, il dottor Massimo Brunetti“. Il legale continua dicendo dei suoi assistiti: “Sono tutti ragazzi normalissimi, studenti di liceo nati e cresciuti a Manduria in contesti familiari a modo, figli di commercianti, impiegati pubblici“.

L’uomo è stato trovato dopo giorni dalle forze dell’ordine allertati da una vicina che non lo vedeva da un po’. Completamente solo, l’anziano abitava al primo piano, facile da raggiungere per i ragazzi che lo perseguitavano senza pietà. Le accuse per i 14 indagati sono ora di omicidio preterintenzionale, rapina impropria, danneggiamento, lesioni personali, violazione di domicilio, atti persecutori ai danni di una persona con minorata difesa.