Vai al contenuto

Florida, 174 delfini morti a causa della marea rossa

Pubblicato: 09/07/2019 20:39

174 delfini sono morti a causa della marea rossa, lungo la costa meridionale della Florida. Secondo gli esperti della National Oceanic and Atmospheric Administration, l’ente americano che si occupa di oceanografia e climatologia, questa moria si è verificata negli ultimi 12 mesi, con il picco massimo avvenuto lo scorso novembre, con più di 50 delfini spiaggiati dopo aver ingerito alghe o pesci contaminati. La marea rossa (red tide) avviene in seguito alla rapida crescita di alcune microalghe in grado di donare all’acqua una colorazione rossastra e rappresenta un grande pericolo per molti organismi marini.

Marea rossa, la responsabilità dell’uomo

Le alghe in questione producono dannose tossine che finiscono per entrare nella catena alimentare dei pesci e, una volta diffuse nell’aria, possono anche causare problemi respiratori e irritazioni agli occhi nelle popolazioni costiere. Questo fa sì che le conseguenze della marea rossa si avvertano anche a distanza di tempo: la riduzione della fauna ittica, infatti, spinge i delfini della Florida a cercare altre fonti di cibo, tanto che i ricercatori hanno ritrovato nel loro stomaco prede insolite, come granchi e anguille.

Il fenomeno non è nuovo per le coste dello stato americano e avviene periodicamente almeno dal 1840, ma molti esperti ritengono che l’uomo abbia contribuito a peggiorare il problema. Sebbene le cause siano di per sé naturali, l’inquinamento generato da industrie e agricoltura, i concimi riversati in mare e l’aumento della temperatura dell’acqua sono fattori determinanti per una possibile crescita delle alghe.

15 milioni di dollari per trovare una soluzione

La marea rossa dell’ultimo periodo, definita dalla National Oceanic and Atmospheric Administration come “insolitamente persistente”, ha destato particolare preoccupazione anche nelle massime autorità. Proprio nelle scorse settimane, il governatore della Florida Ron DeSantis ha firmato una legge che prevede uno stanziamento di 15 milioni di dollari per i prossimi 5 anni: l’obiettivo è quello di finanziare uno studio specifico sulle cause e sulle possibili soluzioni ad un fenomeno che rischia, in futuro, di avere ripercussioni sempre maggiori.

In alto: immagine di repertorio

Ultimo Aggiornamento: 09/07/2019 21:29