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Ondata di scioperi in Italia: si fermano trasporti, medici, farmacie e scuole. Le date

Pubblicato: 02/11/2025 13:03

Treni, aerei, farmacie e scuole: novembre si trasforma in un vero e proprio mese di stop per l’Italia. Chi deve prendere un treno, volare per lavoro o anche solo ritirare una ricetta in farmacia dovrà armarsi di pazienza. Il calendario è già ricco di date da segnare in rosso, con proteste che toccheranno quasi tutti i settori, pubblici e privati.

Si parte con una lunga catena di scioperi che attraverserà l’intero mese, fino a culminare con il grande sciopero generale del 28 novembre. Una mobilitazione che rischia di bloccare il Paese, coinvolgendo trasporti, sanità, scuola e servizi pubblici.

Scuola e università aprono la stagione delle proteste

Il primo stop arriverà martedì 4 novembre, con lo sciopero nazionale del comparto scuola e università indetto da Sisa e dall’Osservatorio contro la militarizzazione degli istituti. L’astensione coinvolge docenti, dirigenti, personale Ata, tecnici e amministrativi, ma anche bibliotecari, ricercatori e docenti a contratto, sia in Italia che all’estero.

Un inizio che promette di farsi sentire, soprattutto nelle grandi città, dove migliaia di studenti potrebbero restare a casa per l’intera giornata.

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Sciopero dei medici di medicina generale

Medici e farmacie in agitazione: la sanità si ferma

Il giorno dopo, mercoledì 5 novembre, toccherà ai medici di medicina generale. Il presidente dello Snami, Angelo Testa, ha spiegato che il nuovo “ruolo unico” proposto dal Governo “equivale alla fine della medicina territoriale”, trasformando il medico di famiglia in “un semplice ingranaggio amministrativo”.

Proteste e scioperi nel settore dei trasporti

Giovedì 6 novembre sarà invece la volta dei circa 60mila dipendenti delle farmacie private italiane. La protesta, indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, punta al rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto da oltre un anno. I sindacati chiedono a Federfarma di riconoscere il valore del lavoro svolto dai farmacisti e di tornare al tavolo delle trattative.

Dai Comuni ai trasporti: disagi in arrivo nelle città

Sciopero nelle scuole e negli uffici comunali

Sempre il 6 novembre è previsto anche lo sciopero del personale del Comune di Bologna, proclamato da Sgb, Cgil, Cisl e Uil per chiedere aumenti salariali. La vertenza, aperta da mesi, ruota intorno al decreto sulla pubblica amministrazione approvato a marzo e ancora al centro delle tensioni con Palazzo d’Accursio.

Il giorno successivo, venerdì 7 novembre, entrerà in scena il settore trasporti. Il sindacato Al-Cobas ha annunciato un’agitazione di 24 ore dei lavoratori del gruppo Atm a Milano: metro, tram e autobus potrebbero subire cancellazioni, con fasce garantite solo fino alle 8.45 e dalle 15 alle 18. Il 14 novembre, invece, si fermeranno per quattro ore (dalle 13 alle 17) i controllori di volo dell’Enav, in una protesta promossa dall’associazione sindacale Astra.

Il gran finale: sciopero generale e disagi in tutta Italia

Il mese si chiuderà con lo sciopero generale del 28 novembre, organizzato da Usb e Cub insieme ad altre sigle come Cobas, Adl, Clap e Sial. La mobilitazione interesserà l’intero comparto pubblico e privato, con particolare impatto sul trasporto ferroviario, fermo dalle 21 del 27 alle 21 del giorno successivo. Garantiti solo i servizi minimi nelle fasce orarie previste.

Disagi annunciati anche negli aeroporti, dove lo stop coinvolgerà personale di volo, addetti all’handling e ai servizi aeroportuali, in particolare a Milano Malpensa. Sciopererà anche il personale autostradale, dalle 22 del 27 alle 22 del 28 novembre. Dal 28 al 30, infine, si terrà l’astensione dalle udienze degli avvocati penalisti di Roma, mentre domenica 30 novembre è attesa una nuova agitazione del trasporto pubblico locale Atm, dalle 8.45 alle 12.45.

Un novembre, insomma, che si preannuncia complicato. Tra treni fermi, scuole chiuse e farmacie a metà servizio, organizzarsi per tempo sarà l’unico modo per sopravvivere a un mese di Italia in pausa.

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