
Una passeggiata tranquilla si è trasformata in un vero incubo a Mentor, Ohio, dove una bambina di quattro anni è stata aggredita da un pitbull mentre la madre, sotto shock, cercava disperatamente di salvarla.
L’episodio è avvenuto il 4 ottobre. Alexis Higham, 31 anni, stava camminando con la figlia quando il cane aggressivo si è avvicinato all’improvviso. “Non vedevo il proprietario, poi all’improvviso si è lanciato su di lei. Si è attaccato al suo volto e l’ha scaraventata a terra”, ha raccontato la donna, ancora sconvolta.

In un gesto di puro istinto materno, Alexis ha cercato di strappare il pitbull alla bambina, colpendolo con una bottiglia d’acqua e successivamente con un vaso da fiori. “Mi ha morso la mano sinistra mentre cercavo di proteggerla. Con la destra ho sollevato la piccola sopra la testa, ma il cane continuava ad aggredirmi”, ha spiegato.
La donna ha descritto momenti di terrore assoluto: “Urlavo, convinta che sarei morta, che mi sarei dissanguata. Ma dovevo salvare mia figlia, e basta”. Solo dopo lunghi istanti di panico il proprietario del cane è intervenuto, portando l’animale in casa, mentre un passante chiamava i soccorritori.
La piccola è stata immediatamente trasportata in ospedale per un intervento di chirurgia ricostruttiva al volto, mentre Alexis ha ricevuto cure per ferite profonde e diversi punti di sutura alle mani. La madre ha raccontato: “Quando ho visto il suo viso, ho pensato che stesse morendo. Era irriconoscibile.”
L’attacco del pitbull ha lasciato la bambina traumatizzata: “Ora ha paura di uscire di casa, urla e si copre le orecchie quando sente abbaiare un cane. Io stessa non dormo più e continuo a rivivere tutto ogni notte.”
Al momento non è chiaro se le autorità locali abbiano aperto un’indagine formale sull’accaduto. Alexis ha dichiarato che il cane responsabile sia stato abbattuto, ma la paura di quel giorno rimane viva per entrambe.
Il terribile episodio ha suscitato grande sgomento nella comunità di Mentor, evidenziando ancora una volta i rischi legati ai cani pericolosi e l’importanza di misure preventive per proteggere i più piccoli.
Alexis conclude raccontando il trauma quotidiano: “Ogni volta che chiudo gli occhi, rivedo quel cane e sento ancora le urla di mia figlia. È un incubo che non finisce mai, e il dolore è ancora troppo vivo.”


