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Aurora boreale in Italia, spettacolo mozzafiato: ancora in tempo vederla! Le foto di questa notte

Pubblicato: 12/11/2025 11:44

Nelle ultime ore, una serie di scatti e segnalazioni mozzafiato stanno inondando i social media, testimoniando un fenomeno celeste rarissimo per le nostre latitudini: l’aurora polare. Questi bagliori, avvistati in varie parti del mondo e con sorprendente visibilità anche in Italia, sono la conseguenza diretta di una forte tempesta geomagnetica che ha investito il nostro pianeta. Il giorno è il 12 novembre 2025 e l’orario delle prime segnalazioni è intorno alle 11:25.

Questo evento astronomico, che di solito è un’esclusiva delle regioni polari, ha suscitato grande entusiasmo e attesa, specialmente alla luce delle previsioni che indicano una possibile intensificazione del fenomeno. Secondo gli ultimi dati forniti dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), l’attività geomagnetica è destinata a crescere nelle prossime ore, alimentando la speranza di assistere a uno spettacolo ancora più vivido e memorabile durante la notte. L’origine di tutto ciò risiede in potenti eventi solari, che stanno proiettando flussi di energia e particelle verso la Terra.

L’origine del fenomeno: due CME si fondono in una tempesta

Il meccanismo scatenante di questa straordinaria manifestazione luminosa è di natura solare. Nello specifico, si tratta di due espulsioni di massa coronale (CME). Le CME sono vaste nubi di plasma solare, cariche di campi magnetici, che vengono scagliate nello spazio dalla corona del Sole. Quando questi due flussi si sono uniti, hanno formato un’unica e potente tempesta solare che ha raggiunto l’atmosfera terrestre. L’impatto di queste particelle cariche con i gas presenti nell’alta atmosfera (principalmente ossigeno e azoto) provoca l’emissione di luce a diverse lunghezze d’onda, manifestandosi come l’aurora polare. Il risultato è stata una serie di bagliori intensi assimilabili a un’aurora polare che ha tinto di rosso e altri colori i cieli di numerose regioni d’Italia, offrendo uno spettacolo visivo senza precedenti.

I precedenti storici: quando il cielo ci ha già sorpreso

Sebbene l’aurora boreale sia un evento eccezionale per l’Italia, il nostro Paese ha già avuto modo di assistere in tempi recenti a fenomeni luminosi celesti causati da intense attività solari. L’articolo menziona due tempeste geomagnetiche di significativa intensità avvenute in precedenza, specificamente a maggio e novembre del 2024. Questi eventi passati avevano già creato le condizioni per l’osservazione di luci colorate nel cielo a latitudini insolite. È importante ricordare anche un episodio avvenuto nel novembre del 2023, il quale, pur presentando bagliori, non fu classificato come aurora polare, bensì come un fenomeno noto come SAR (Stable Auroral Red arc). Questo chiarisce come il cielo sopra l’Italia, pur non essendo nella fascia aurorale, possa occasionalmente riservare sorprese a causa della crescente attività del Sole.

La diffusione delle immagini: la bellezza immortalata tra dubbi e certezze

Le prime immagini che hanno documentato l’aurora in Italia sono diventate virali in pochissimo tempo. Nonostante la straordinaria bellezza degli scatti, l’articolo invita alla cautela, ricordando che in molti casi è necessario “fare la tara” con possibili interventi di post produzione, l’uso di filtri o l’alterazione dell’esposizione fotografica. L’avanzamento dell’intelligenza artificiale, inoltre, complica la verifica immediata dell’autenticità di ogni singola foto. Tuttavia, il numero elevato di segnalazioni e la qualità di alcuni scatti suggeriscono che l’evento sia stato realmente visibile. Molte foto provengono in particolare dalla catena delle Alpi, dove le altitudini e la minore interferenza luminosa hanno favorito l’osservazione dei bagliori rossastri. Un esempio notevole è la foto che ritrae il Monte Rosa, pubblicata dalla pagina Instagram @rifugimonterosa.it e scattata da @eriavond. Sorprendentemente, le segnalazioni non si limitano al Nord, ma includono avvistamenti in regioni meridionali come Benevento e persino dalle isole, confermando l’eccezionale portata di questa tempesta. Immagini altrettanto impressionanti sono arrivate anche da altre parti del mondo, come quelle diffuse dalla pagina Facebook dello US National Weather Service riprese nei cieli del Colorado.

Le previsioni future: allerta massima e possibilità di G5

Il bollettino meteorologico spaziale rilasciato dalla National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) conferma la serietà dell’evento. L’agenzia ha previsto per le prossime ore il passaggio di flussi di particelle di livello compreso tra G1 e G4, dove il G4 rappresenta un impatto considerato “grave”. Il bollettino ha specificato che il cuore della CME sta attraversando la Terra e questo transito continuerà anche durante le ore notturne, aumentando l’aspettativa per la serata.

L’allerta è stata ulteriormente rafforzata dalle dichiarazioni di Clementina Sasso, astrofisica dell’INAF. In un’intervista al sito Passione Astronomia, l’esperta ha espresso la possibilità che l’intensità della tempesta possa addirittura superare il livello G4. Le sue parole sono chiare: “Siamo in attesa del terzo e più potente CME avutosi a seguito del brillamento X5, atteso per le 18 circa. L’allerta resta elevata G4-G5“. Questo potenziale raggiungimento del livello G5, che è il massimo della scala, significherebbe un evento di intensità “estrema”, che potrebbe rendere l’aurora ancora più visibile e spettacolare in ampie fasce del territorio italiano. La comunità scientifica e gli appassionati restano in massima allerta in vista delle prossime ore.

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