
Negli ultimi anni la politica, in Italia come nel resto del mondo, ha visto tornare sulla scena cognomi che hanno fatto la storia. Figli e nipoti di personaggi illustri, provenienti non solo dalla politica ma anche dal mondo dello spettacolo o dell’imprenditoria, stanno scegliendo di raccogliere – o reinterpretare – l’eredità delle proprie famiglie. In un’epoca in cui la comunicazione conta quanto le idee, queste nuove generazioni di “figli d’arte” fondono il peso del nome con la potenza dei social network, strumenti decisivi per costruire consenso e diffondere messaggi.
Non è un fenomeno solo italiano: dalle dinastie americane ai rampolli delle grandi famiglie europee, sempre più giovani eredi sentono il richiamo delle urne, desiderosi di lasciare un segno personale in un’arena un tempo dominata dai loro genitori o nonni.
Jack Schlossberg, il nuovo volto della dinastia Kennedy
In questo scenario arriva un annuncio che non passa inosservato: un altro Kennedy scende in campo. Jack Schlossberg, figlio di Caroline Kennedy e nipote dell’indimenticabile John F. Kennedy, ha confermato la sua candidatura per il seggio al Congresso lasciato vacante dal deputato Jerrold Nadler. Una decisione che dà continuità alla tradizione politica di una delle famiglie più iconiche degli Stati Uniti.
Schlossberg, 32 anni, già conosciuto come commentatore politico e presenza attiva sui social, ha ufficializzato la sua candidatura alle primarie democratiche in un distretto chiave di New York attraverso una mail ai sostenitori. In un’intervista ha spiegato che, a suo avviso, il Partito Democratico ha urgente bisogno di “più voci capaci di contrastare gli abusi di potere da parte del presidente Trump e dei suoi alleati”. “Non c’è nulla che il nostro partito non possa fare per affrontare il costo della vita, la corruzione e la crisi costituzionale in cui ci troviamo”, ha dichiarato, aggiungendo che “senza il controllo del Congresso, non c’è quasi nulla che possiamo fare”.

Un approccio diverso per una nuova generazione
Il giovane politico non ha risparmiato critiche al cugino Robert F. Kennedy Jr., nominato da Donald Trump a capo del Dipartimento della Salute. Come riportato dal New York Times, “quando Nadler, simbolo della vecchia guardia democratica, ha annunciato che non si sarebbe ricandidato dopo oltre trent’anni di mandato, ha risposto alle richieste di rinnovamento arrivate da più parti”. Ed è proprio in questa apertura generazionale che Schlossberg ha deciso di inserirsi, portando una visione diversa rispetto a quella dei Kennedy del passato.
Il suo ingresso in politica avviene in un momento di grandi cambiamenti per New York, dove si è affermata la figura di Zohran Mamdani, il trentiquattrenne socialista e musulmano diventato sindaco della città grazie al sostegno di giovani e minoranze. Entrambi rappresentano una nuova generazione politica, ma con percorsi opposti: Mamdani è l’outsider nato nei movimenti progressisti, Schlossberg invece è figlio dell’establishment democratico.

Tra tradizione e innovazione: la forza dei social
La madre di Jack, Caroline Kennedy, è stata ambasciatrice in Australia sotto l’amministrazione Biden, e insieme al figlio ha partecipato alla Convention Nazionale Democratica nell’estate del 2024. Entrambi rappresentano un’ala del partito che, pur radicata nel potere, punta a rinnovarsi attraverso nuovi linguaggi e strumenti digitali.
I social sono infatti l’arma segreta del giovane Kennedy: con oltre 830 mila follower su TikTok e più di 170 mila su X, Schlossberg ha costruito una solida base di sostenitori. Usa le piattaforme per criticare i Repubblicani sullo shutdown del governo e per commentare in tempo reale le riorganizzazioni dei distretti elettorali, dimostrando una padronanza comunicativa in linea con la sua generazione.


Un cognome pesante da portare nel futuro
Il debutto politico di Jack Schlossberg non è solo un nuovo capitolo nella saga dei Kennedy, ma anche un segnale dei tempi. Una generazione che eredita un cognome importante e lo reinterpreta attraverso una lente digitale, cercando di unire tradizione e innovazione per dare nuova linfa alla politica americana.


