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“Un pugno a quel cr***no!”. Dopo Iacchetti, anche Greggio gela tutti: bufera in diretta

Pubblicato: 12/11/2025 16:45

Ezio Greggio scende in campo in difesa del collega e amico di sempre. Dopo il caso esploso in tv tra Enzo Iacchetti e Eyal Mizrahi durante la trasmissione È sempre CartaBianca su Rete 4, il conduttore di Striscia la Notizia ha deciso di rompere il silenzio. Le parole di Iacchetti, che aveva minacciato il suo interlocutore in diretta, hanno fatto di lui — almeno agli occhi di una parte del pubblico — un nuovo “idolo” dei movimenti pro-Pal. Cartelli con il suo volto sono comparsi alle manifestazioni a sostegno di Gaza, mentre non sono mancati gli inviti nei talk per discutere del conflitto in Medio Oriente. Nonostante le polemiche, Iacchetti non si è mai scusato, e anzi ha ribadito le sue posizioni.

Greggio: “Grande Enzino, ma dovevi scendere a dargli un pugno”

A prendere le sue difese è stato proprio Ezio Greggio, che in un’intervista alla Stampa ha raccontato la telefonata avuta con il collega subito dopo la trasmissione. «Grande Enzino! L’ho chiamato subito e gli ho detto: Hai fatto male!», ha spiegato il conduttore, aggiungendo poi con tono ironico: «Lui mi ha chiesto: Come ho fatto male? e io gli ho risposto: Hai fatto male a non scendere a dare un pugno a un cretino del genere che dice ‘Mi definisca la parola bambino’». L’episodio, ha sottolineato Greggio, lo ha indignato profondamente.

Secondo il comico, la frase di Mizrahi sui bambini palestinesi «si definisce da sola» e non avrebbe meritato altro che una risposta secca. «Posso definire anche la parola ‘pirla’. Non avrei avuto difficoltà a dirlo in onda. Non faccio un discorso politico — ha proseguito — ma come si è permesso di dire una cosa del genere e di dare del fascista a Enzino? Credo che abbia bisogno di qualche seduta dallo psicanalista, come minimo».

Greggio ha così espresso solidarietà piena all’amico, che nei giorni scorsi ha replicato alle critiche ricevute senza arretrare di un passo. “Ho solo detto quello che pensavo, e lo rifarei”, aveva dichiarato Iacchetti.

Il botta e risposta in tv continua a far discutere, alimentando il dibattito sul tono dei confronti televisivi e sulla linea che separa la libertà d’espressione dalla provocazione. Ma, almeno per Greggio, il verdetto è chiaro: “Certe frasi non si possono ascoltare in silenzio”.

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