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“L’hanno ucciso”. Addio alla star dell’iconica serie di Netflix: l’annuncio terribile

Pubblicato: 14/11/2025 23:30

La notizia della scomparsa di una figura molto conosciuta nel mondo sportivo e nella formazione dei giovani atleti ha scosso una vasta comunità. Personaggio di riferimento per generazioni di studenti, aveva costruito nel tempo un legame profondo con gli ambienti accademici e con chi vedeva nello sport una possibilità di riscatto.

Il suo ruolo pubblico, amplificato anche dalla presenza in una nota serie televisiva, lo aveva reso un punto di riferimento ben oltre il suo territorio. Per molti, rappresentava un esempio di dedizione, disciplina e guida per i ragazzi che avevano trovato nello sport una via per costruire il proprio futuro.

John Beam, il coach di ‘Last Chance U’ ucciso in un attacco mirato

Solo dal terzo paragrafo emergono i dettagli: John Beam, 66 anni, storico coach di football del Laney College di Oakland, è morto in seguito alle ferite da arma da fuoco riportate nell’attacco avvenuto ieri. Beam era diventato noto anche al grande pubblico grazie alla serie “Last Chance U” di Netflix, che nel 2020 aveva raccontato la stagione della squadra di football del community college californiano. Negli ultimi anni ricopriva l’incarico di direttore delle attività sportive, dopo aver guidato il team verso due titoli come head coach.

Secondo quanto confermato dalle autorità, la polizia ha arrestato una persona con l’accusa di omicidio. Gli investigatori ritengono che l’agguato fosse deliberato. Sembra che vittima e killer si conoscessero, ma alcuni collaboratori del coach hanno riferito che non risultavano “rapporti particolari” tra i due.

Beam è stato per decenni una figura centrale per Oakland e per l’intera Bay Area. Il suo lavoro al Laney College, durato oltre vent’anni, ha rappresentato una possibilità concreta per molti studenti-atleti, spesso provenienti da contesti difficili, che grazie a lui hanno poi proseguito gli studi e la carriera sportiva in college NCAA di livello superiore e, in alcuni casi, nella NFL.

Tra i nomi più noti emersi dal suo percorso formativo ci sono i fratelli Nahshon e Rejzohn Wright, oggi giocatori professionisti rispettivamente con i Chicago Bears e i New Orleans Saints. La comunità sportiva lo ricorda come un mentore e un uomo capace di cambiare destini.

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