
La percezione distorta del proprio corpo, quando vissuta come inadeguata rispetto agli standard imposti dalla società, può spingere a comportamenti estremamente rischiosi.
In un contesto in cui personaggi pubblici e celebrità appaiono costantemente trasformati, mostrando volti e fisici sempre nuovi, molte persone cercano scorciatoie per ottenere risultati impossibili.
È ciò che è accaduto a Padova, dove una donna di 31 anni – non obesa e in buona salute – ha rischiato la vita dopo essersi iniettata un prodotto acquistato online convinta fosse Ozempic, il farmaco per il diabete divenuto popolare per il suo effetto dimagrante.

La giovane è stata colpita da un improvviso malore: prima vomito e mal di testa, poi nel giro di pochi minuti una paralisi che l’ha portata a perdere conoscenza.
I familiari, spaventati dalla rapidità dei sintomi, hanno chiamato immediatamente il Suem 118, consentendo ai sanitari di intervenire in tempo e di scongiurare conseguenze mortali.
Dopo essere stata ricoverata in coma, la donna si è ripresa e oggi sta bene, ma i medici hanno sottolineato che ha “rischiato davvero grosso”.
Gli esami sul contenuto della fiala e sulla confezione hanno rivelato che non si trattava affatto di Ozempic: la donna aveva iniettato insulina, una sostanza che in un soggetto non diabetico può provocare un drammatico calo glicemico fino al coma.
La 31enne non soffre di alcuna patologia metabolica, ma desiderava perdere rapidamente qualche chilo. Non avendo possibilità di ottenere una prescrizione e scoraggiata dal costo elevato del farmaco in farmacia – circa 400 euro per un mese – si era rivolta al web.
Il sito da cui aveva effettuato l’acquisto sembrava affidabile, ma si è rivelato pericoloso. Un episodio che conferma i rischi gravissimi dell’acquisto online di medicinali non controllati e dell’uso improprio di farmaci destinati a pazienti con patologie specifiche.


