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Nebbia killer in Italia, incidenti a catena e bilancio da brividi! Traffico paralizzato

Pubblicato: 14/11/2025 13:30

Una mattinata come tante si è trasformata in un incubo bianco, un velo denso e impenetrabile calato all’improvviso sulla principale arteria di scorrimento. Il silenzio ovattato della foschia, che per un attimo sembrava quasi irreale, è stato squarciato da un fragore metallico spaventoso, il primo di una serie di impatti che hanno interrotto bruscamente la routine di centinaia di viaggiatori e pendolari.

In un attimo, la visibilità è calata a pochi metri, intrappolando i veicoli in un teatro di collisioni a catena, dove l’unica certezza era il pericolo incombente. Questo scenario di drammatica nebbia ha innescato una sequenza di sinistri che ha richiesto un intervento massiccio dei soccorsi, con il bilancio iniziale che già parlava di diversi feriti e di una situazione di caos operativo che si protrae per ore.

Il tragico bilancio sulla A22 e l’origine degli scontri

Gli incidenti che hanno funestato la mattinata odierna si sono verificati sull’Autostrada del Brennero (A22), un’arteria fondamentale per il traffico nazionale e internazionale. La causa scatenante, come anticipato, è stata la fitta nebbia, la cui persistenza e densità hanno reso il tratto autostradale un luogo estremamente pericoloso. Il focolaio degli eventi si è concentrato specificamente tra le località di Pegognaga e Mantova, coinvolgendo il traffico in entrambe le direzioni di marcia. L’impatto di questa serie di sinistri è stato gravissimo: si sono registrati ben quattro incidenti considerati più gravi, che hanno richiesto l’intervento urgente delle squadre di emergenza e che hanno portato a un totale di sette feriti bisognosi di cure ospedaliere immediate. Il numero elevato di collisioni e la loro concentrazione temporale evidenziano la rapidità con cui il meteo avverso può trasformare la guida in un’attività ad alto rischio.

La sequenza operativa e i primi interventi

Il primo, significativo scontro della giornata si è verificato in prossimità delle dieci del mattino, coinvolgendo il tratto tra Pegognaga e Mantova Sud. Questo incidente iniziale, che ha visto protagonista un tir, ha immediatamente generato un bilancio di circa una mezza dozzina di persone ferite. L’entità dell’impatto con un veicolo pesante è sempre maggiore, e l’azione a catena che ne è conseguita ha richiesto l’impiego immediato di ambulanze e pattuglie. La situazione è poi drammaticamente peggiorata. A distanza di appena una ventina di minuti dal primo evento, nello stesso, critico tratto autostradale, un altro grave incidente si è verificato, aggravando ulteriormente il bilancio dei feriti e complicando la gestione del traffico e delle operazioni di soccorso. La gestione di due eventi così ravvicinati, in condizioni di visibilità quasi nulla, ha messo a dura prova la professionalità e la prontezza di tutti gli operatori coinvolti.

Le condizioni cliniche e i trasferimenti ospedalieri

Il quadro clinico dei feriti è risultato essere particolarmente complesso. Tra le persone coinvolte, un camionista di 51 anni ha subito le conseguenze più gravi. L’uomo è rimasto incastrato all’interno della cabina del suo camion, una condizione che ha richiesto l’intervento specializzato dei Vigili del Fuoco per estrarlo in sicurezza. A causa di un grave trauma a una gamba, il cinquantunenne è stato immediatamente trasportato all’ospedale di Mantova in codice rosso, il livello di massima urgenza. Le lesioni subite lo pongono in uno stato di particolare gravità e richiedono cure immediate e intensive. Altri cinque feriti sono stati trasferiti nella medesima struttura ospedaliera di Mantova, presentando traumi di varia entità. Fortunatamente, un settimo ferito ha riportato traumi minori ed è stato classificato in codice verde, venendo trasportato presso l’ospedale di Pieve di Coriano. Questa diversità di codici e destinazioni ospedaliere conferma la vasta gamma di lesioni provocate dagli scontri.

Il piano di emergenza e le chiusure al traffico

La gravità e la frequenza degli incidenti hanno imposto l’adozione di un rigoroso piano di emergenza, che ha previsto la chiusura di diversi ingressi all’autostrada per contenere il flusso di traffico e agevolare le operazioni di soccorso e rimozione dei veicoli incidentati. Tali chiusure stanno causando ingenti disagi a tutta la circolazione in transito. Attualmente, l’ingresso di Carpi è stato interdetto per chi intende dirigersi verso il Brennero. La stazione di Reggiolo è completamente chiusa, impedendo l’accesso in entrambe le direzioni. Analogamente, anche gli ingressi di Pegognaga e di Mantova Nord risultano chiusi al traffico. Infine, l’ingresso di Nogarole è stato chiuso per tutti i veicoli che si dirigono verso la città di Modena. Queste misure, sebbene necessarie per la sicurezza e il ripristino della viabilità, richiedono agli automobilisti di pianificare percorsi alternativi e di armarsi di molta pazienza a causa dei prevedibili rallentamenti.

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