Nel nuovo appuntamento di Ciao Maschio, in onda sabato 15 novembre alle 17:05 su Rai 1, Pino Insegno si racconta come mai prima d’ora. Davanti a Nunzia De Girolamo, il conduttore apre il suo cuore parlando della madre, figura centrale nella sua vita, e del dolore per la sua scomparsa.
Un momento intenso e profondamente umano, che mostra il lato più autentico dell’attore e presentatore, da sempre abituato a regalare sorrisi ma capace anche di grande sensibilità.
Un racconto intimo e pieno di emozione
Nell’anticipazione diffusa su RaiPlay, Insegno si commuove mentre ricorda la madre: «Mamma mi manca ogni giorno». Parole che arrivano dritte al cuore e raccontano un dolore mai sopito. «Quando è morta, debuttavo a teatro la sera stessa. Il giorno dopo è nato mio figlio. Sono stati tre, quattro giorni che non mi hanno fatto respirare».
Il conduttore descrive la madre come una donna dolce e fiera: «Veniva al mercato sottobraccio con me, fiera del figlio conosciuto. Sognava una famiglia, dei nipoti». Un ricordo semplice ma pieno d’amore, che restituisce la profondità del loro legame.
Il “no” che ha segnato la sua giovinezza
Durante la chiacchierata, Pino Insegno ripercorre anche un episodio che ha segnato la sua giovinezza: il sogno infranto di diventare calciatore professionista. «Il ‘no’ più doloroso? Quando ero a un passo dal realizzare il sogno di mio padre, diventare calciatore. Mi hanno fatto fuori, non per un infortunio. Piansi allora, e poi quando è nato mio figlio».
Un racconto che mostra la sua fragilità, ma anche la determinazione di chi non si è mai arreso, reinventandosi fino a trovare la propria strada nel mondo dello spettacolo.
Il ricordo di Maurizio Costanzo
Insegno dedica poi un pensiero affettuoso a Maurizio Costanzo, figura chiave della sua carriera e della sua crescita professionale. Racconta un aneddoto rimasto impresso nella memoria: «Chiamai per dirgli: “Maurizio, non ce la faccio”. E lui mi rispose: “Selezione naturale”». Un episodio che lo spronò a non arrendersi: «Ho preso due tachipirine e sono andato. Lui era così: presente, esigente, unico».
Un bilancio di vita senza rimpianti
Alla fine dell’intervista, Pino Insegno riflette sul proprio percorso e risponde con sincerità alla domanda su eventuali errori: «Rifarei tutto. Nel bene e nel male. E nel male non ho fatto molto. Altrimenti, soprattutto oggi, sarebbe già uscito sui giornali. Per tanti motivi».
Parole che chiudono un incontro intenso e vero, in cui l’artista si mostra in tutta la sua umanità: un uomo che ha imparato a convivere con le ferite, ma anche a trasformarle in forza e consapevolezza.


