Alcaraz numero uno blindato per la fine del 2025: i conti a torino

Jannik Sinner chiuderà in maniera definitiva la stagione 2025 del tennis maschile come numero due del mondo nel ranking ATP. Questa è una certezza matematica, sancita dal testa a testa con Carlos Alcaraz, il giovane talento spagnolo che si è assicurato il primato mondiale. Anche un trionfo alle prestigiose ATP Finals, che si tengono a Torino, non sarebbe sufficiente per l’azzurro a superare l’attuale leader, un risultato che Alcaraz ha blindato anche grazie alla vittoria e all’eliminazione di Lorenzo Musetti dalla competizione.
Il duello per la vetta della classifica è dunque formalmente rimandato alla prossima stagione, il 2026, dove Sinner e Alcaraz sono attesi a dar vita a un altro anno di rivalità sportiva straordinaria, sia nei tornei del Grande Slam che nei Masters 1000 e negli altri eventi ATP. Nonostante la delusione di non aver completato il sorpasso nell’anno in corso, le dinamiche di classifica offrono a Sinner una finestra di opportunità che merita di essere analizzata con attenzione. La domanda che tutti gli appassionati si pongono è: quando, esattamente, il tennista italiano potrà concretamente aspirare a riprendersi la prima posizione?
Alcaraz numero uno blindato per la fine del 2025: i conti a Torino
Per comprendere appieno gli scenari futuri, è indispensabile partire dalla situazione attuale, ovvero dai numeri che certificano il dominio di Alcaraz alla fine del 2025. Lo spagnolo detiene al momento 11.650 punti, mentre Sinner lo insegue con 10.400 punti. I calcoli per le ATP Finals, dove l’italiano si sta comportando in modo eccezionale, non lasciano spazio a ribaltoni immediati. Anche nella migliore delle ipotesi per Sinner, ovvero la vittoria della semifinale e il successivo trionfo in finale, il suo punteggio massimo raggiungibile sarebbe di 11.500 punti, un totale che lo lascerebbe comunque dietro ad Alcaraz.
Al contrario, il tennista iberico ha la possibilità di allungare ulteriormente in classifica vincendo a sua volta semifinale ed eventuale finale. Un ipotetico scontro finale a Torino, l’ultimo atto del 2025 tra i due rivali, potrebbe limare o dilatare notevolmente il distacco. Se, per esempio, Alcaraz dovesse prevalere su Jannik nell’ultimo match, la distanza salirebbe a 1.550 punti. Se invece fosse Sinner a trionfare, il distacco scenderebbe a 550 punti. La situazione più favorevole per l’italiano sarebbe un suo trionfo finale combinato con una eliminazione precoce di Alcaraz in semifinale, scenario che ridurrebbe il gap a soli 150 punti, ponendo le basi per una rincorsa ancora più avvincente nel 2026.
La meccanica del ranking Atp: i punti da difendere
La chiave di lettura per analizzare la potenziale risalita di Sinner risiede nella regola fondamentale del ranking ATP, che stabilisce la scadenza dei punti. I punti ottenuti con una vittoria o un buon piazzamento in un torneo vengono mantenuti per un anno esatto, per poi essere decurtati e sostituiti dai punti guadagnati nella nuova edizione dello stesso evento. È per questo che nel gergo tennistico si parla di “punti da difendere“. Chi ha vinto molto in una stagione precedente, si trova a dover replicare gli stessi risultati per non perdere terreno in classifica, un concetto che sarà centrale per la prima parte del 2026.
Gennaio 2026: gli scenari degli Australian open, il primo ostacolo
In considerazione del meccanismo di difesa dei punti, un sorpasso di Sinner già nel mese di gennaio 2026 si presenta come un’impresa estremamente ardua. Il motivo principale è l’appuntamento con il primo Grande Slam della stagione, gli Australian Open, dove Sinner ha un enorme fardello di punti da difendere. L’azzurro, infatti, è il campione in carica del torneo, il che significa che all’inizio della competizione si vedrà decurtare ben 2.000 lunghezze. Alcaraz, d’altro canto, ha perso ai quarti di finale nell’edizione precedente e dovrà difendere solo 400 punti. Questo squilibrio significa che anche un eventuale bis di Sinner a Melbourne, pur essendo un trionfo sportivo, potrebbe non essere sufficiente per il sorpasso, a meno di un clamoroso e repentino flop di Carlos Alcaraz nel torneo australiano.
La svolta di Febbraio e Marzo: l’assenza di punti da difendere per Sinner
La situazione di classifica, tuttavia, è destinata a cambiare radicalmente a partire da febbraio. È qui che si apre la vera finestra di opportunità per Jannik Sinner. Nel periodo che va da febbraio fino all’inizio di maggio della stagione ormai conclusa, l’italiano ha avuto un periodo di stop. Questo fermo di tre mesi fu causato dalla sospensione legata al caso Covid, che gli impedì di partecipare a diversi tornei. Di conseguenza, Sinner si ritrova ad affrontare questo periodo del 2026 con praticamente zero punti da difendere. Questo è un vantaggio strategico cruciale. Già in tornei come Rotterdam, Doha e Dubai, anche con una sua presenza in uno solo di essi, Sinner potrebbe rosicchiare preziosi punti ad Alcaraz, il quale invece ha in eredità 500 punti dalla vittoria di Rotterdam e 100 punti da Doha.
La potenziale svolta definitiva nel testa a testa per il numero uno potrebbe concretizzarsi in occasione dei prestigiosi Masters 1000 americani: Indian Wells e Miami, entrambi in programma a marzo. Questi tornei, disputati sul cemento, offrono a Sinner la massima opportunità di guadagno nel ranking. Mentre Alcaraz dovrà difendere i 400 punti ottenuti con la semifinale a Indian Wells e un misero 10 punti a Miami (dove fu inaspettatamente sconfitto all’esordio da Goffin), per Jannik Sinner l’orizzonte è completamente sgombro. Avendo saltato entrambi gli eventi nella stagione precedente, tutti i punti che Sinner riuscirà a conquistare in questi due Masters 1000 saranno considerati punti netti di guadagno nel suo totale. Questo scenario rende marzo il mese più atteso e potenzialmente decisivo per un nuovo assalto al vertice del ranking mondiale. La rincorsa è ufficialmente lanciata: chi vivrà vedrà se questo periodo di assenza di punti da difendere si rivelerà il trampolino di lancio per il ritorno di Jannik Sinner alla vetta del tennis mondiale.


