
Achille Polonara, l’ala di spicco della Dinamo Sassari e un pilastro della nazionale italiana di basket, ha condiviso la sua storia toccante in una conferenza stampa con la regione Emilia-Romagna e Admo (Associazione Donatori Midollo Osseo). L’azzurro ha ripercorso il momento più buio della sua vita e il cammino incredibile che lo ha riportato a camminare e a sorridere.
Il miracolo della vita e l’a forza’importanza della donazione
“Un mese fa mi avevano dato quasi per spacciato”, ha rivelato Polonara, riferendosi a una grave complicanza emersa dopo il trapianto di midollo del 25 settembre. “Era a rischio vita, per fortuna è andato tutto bene. È stato quasi un miracolo e ora le cose stanno migliorando, grazie alle terapie che sto facendo”.
Con un’emozione palpabile, l’atleta ha voluto ringraziare pubblicamente la sua donatrice, una ragazza americana con una compatibilità del 90%: “È grazie a lei se sono qui. Invito tutti a donare, perché così si possono salvare molte vite”. Un appello potente che sottolinea l’importanza della donazione di midollo osseo.

L’abbraccio dei tifosi e il ritorno alla normalità
Polonara ha anche raccontato il calore travolgente ricevuto dai tifosi: la sua presenza a Tortona durante la partita contro l’Islanda ha regalato un’ondata di gioia, nonostante la sconfitta. “Non mi aspettavo un’ovazione del genere, ringrazio tutti i tifosi. È stata una dimostrazione di vicinanza che mi ha dato tanta forza”. La vittoria successiva contro la Lituania è stata per lui “una risposta per tutti”, un simbolo di resilienza e trionfo.
A chiudere il suo racconto, Polonara ha mostrato il suo ritorno alla piena normalità con un gesto simbolico e liberatorio: “Sedia a rotelle, bye bye!”, un momento che incarna la sua completa ripresa fisica e psicologica. Un campione pronto a tornare a vivere pienamente e a essere un’ispirazione per tutti noi.


