
Putin avverte l’Europa: “La Russia non vuole combattere, ma se saremo attaccati risponderemo subito”
A Mosca è iniziato il vertice tra l’inviato Usa Steve Witkoff, il presidente Vladimir Putin e il genero di Trump, Jared Kushner. Da quasi tre anni, il conflitto tra Russia e Ucraina si trova in una fase di logoramento che ha trasformato l’intera regione in un fronte instabile. L’avanzata russa, rallentata negli ultimi mesi, continua a concentrarsi soprattutto nel Donbass, dove Mosca prova a consolidare il controllo su territori strategici come Avdiivka e Bakhmut. Kyiv, da parte sua, affronta una grave carenza di munizioni e personale, mentre attende nuovi aiuti occidentali. Il fronte resta fluido ma segnato da un equilibrio precario, con progressi russi lenti ma costanti e una crescente difficoltà ucraina nel mantenere le linee difensive. Pessimista Trump, che definisce la situazione “un disastro”.
Parallelamente, la tensione internazionale è in aumento: gli Stati europei rafforzano il sostegno militare a Kyiv, mentre la NATO intensifica pattugliamenti e attività deterrenti lungo il fianco orientale. L’inverno, con il rischio di nuove ondate di attacchi alle infrastrutture energetiche ucraine, potrebbe aggravare ulteriormente la crisi umanitaria e militare, rendendo ancora più fragile una situazione già complessa. In questo contesto, ogni dichiarazione dei leader coinvolti assume un peso significativo.
20:45 – Zelensky confessa il suo più grande timore
Volodymyr Zelensky ha affermato di temere che gli Stati Uniti possano perdere interesse negli sforzi di pace. Lo riferisce il Guardian. Alla domanda se temesse che gli Stati Uniti potessero perdere interesse nel processo, Zelensky ha risposto: “Sì, temo di sì. Se qualcuno dei nostri alleati è stanco, temo di sì. L’obiettivo della Russia è quello di far perdere interesse all’America in questa situazione”, ha affermato.
18.45 – Trump: “Lasciate che vi dica che è un disastro”
Quella tra Russia e Ucraina “non è una situazione facile”, secondo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. “Lasciate che vi dica che è un disastro”, ha aggiunto parlando alla riunione di governo alla Casa Bianca
16.50 – Putin: “La Russia non ha intenzione di combattere, ma…”
Le parole pronunciate da Vladimir Putin – «La Russia non ha intenzione di combattere con l’Europa, ma se l’Europa inizierà, saremo subito pronti» – arrivano proprio nel momento in cui il Cremlino tenta di proiettare fermezza verso l’esterno e rassicurazione verso l’interno. Il presidente russo ha ribadito che Mosca non desidera un conflitto diretto con l’Occidente, ma non esiterebbe a reagire se ritenesse minacciata la propria sicurezza. Un messaggio di deterrenza, rivolto soprattutto ai Paesi dell’Unione Europea che stanno intensificando il supporto militare all’Ucraina.
Sul piano diplomatico, gli appelli a un negoziato restano deboli e frammentati, mentre la guerra continua a segnare il destino del continente. Intanto, la retorica del Cremlino si irrigidisce e l’Europa teme un nuovo salto di tensione. La sensazione, sempre più diffusa, è che il conflitto sia entrato in una fase in cui la diplomazia appare lontana e le mosse militari prevalgono sulle aperture al dialogo. In questo quadro, dichiarazioni come quelle di Putin rischiano di alimentare ulteriori fratture tra Mosca e le capitali europee.


