
Nel giorno che ha chiuso gli Europei in vasca corta, una nuova prova di forza ha illuminato la rassegna continentale. Le gare decisive hanno regalato emozioni e risultati di grande rilievo per il nuoto italiano, confermando una volta di più l’eccellente stato di forma degli azzurri impegnati a Lublino, in Polonia. In una piscina carica di tensione e aspettative, le finali veloci hanno messo in mostra talento, personalità e un livello tecnico di altissima qualità.
A prendersi le luci della ribalta è stata Sara Curtis, protagonista assoluta della sessione conclusiva. Dopo il bronzo nei 100 stile libero accompagnato dal record italiano strappato a Federica Pellegrini, la giovane piemontese ha completato la sua giornata perfetta nei 50 dorso, imponendosi con una gara impeccabile. Il pubblico ha assistito a una prestazione costruita su una partenza esplosiva e un ritmo che ha reso irraggiungibile l’azzurra.
Un record europeo che riscrive la storia
La 19enne ha toccato la piastra in 25’’49, nuovo record europeo che la porta a soli 26 centesimi dal primato mondiale detenuto da Regan Smith. Un crono straordinario che l’ha proiettata sul gradino più alto del podio davanti alla francese Analia Pigrée (25’’96) e all’olandese Maaike De Waard (25’’97), completando una cavalcata che la consacra tra le migliori interpreti della distanza. L’azzurra, ancora attesa nella finale dei 50 stile, ha ribadito una solidità impressionante.
Lazzari conquista il primo podio internazionale
Pochi minuti più tardi è arrivata un’altra gioia per l’Italia con il bronzo di Francesco Lazzari nei 50 dorso maschili. Il lombardo ha centrato il suo primo podio individuale a livello internazionale fermando il cronometro a 22’’76, al termine di una sfida serratissima. L’oro è andato all’estone Ralf Tribuntsov (22’’68) e l’argento al ceco Miroslav Knedla (22’’69). Ai piedi del podio l’altro azzurro Lorenzo Mora, quarto con 22’’83, dopo il bronzo conquistato a Otopeni due anni fa.
Apoteosi nei 50 rana maschili
La serata azzurra si è trasformata in vera apoteosi nei 50 rana, con un risultato di squadra memorabile. Simone Cerasuolo ha conquistato l’oro con 25’’67, confermando la sua progressione sulla distanza e mantenendo alta la tradizione italiana nella specialità. Sul podio anche Nicolò Martinenghi, bronzo in 25’’86, beffato per un solo centesimo dal turco Huseyin Emre Sakci (25’’85). Una finale tiratissima che ha portato all’Italia un altro bottino prezioso.
Le ultime prove della rassegna hanno così regalato un bilancio ricco di medaglie e record, alimentando entusiasmo e prospettive in vista dei prossimi appuntamenti internazionali.


