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Muore dopo il parto cesareo, Veronica se ne va a 32 anni. La verità

Pubblicato: 07/12/2025 21:19

Il dolore della famiglia, lo shock della comunità, le domande ancora senza risposta. La morte di Veronica Pignata, 32 anni, avvenuta all’ospedale di Cittiglio dopo un parto con taglio cesareo, ha lasciato un vuoto che pesa come un macigno. Nelle ore successive alla nascita del suo secondo figlio, quando tutto sembrava procedere senza complicazioni, la situazione è precipitata all’improvviso. Un malore improvviso, una corsa disperata dei medici, tentativi di rianimazione senza esito: un epilogo drammatico che ora richiede ricostruzioni puntuali, risposte certe, responsabilità chiare. La vicenda, raccontata dai familiari ai carabinieri, è entrata subito nel cuore emotivo della provincia di Varese, toccando una comunità che oggi cerca di capire come sia stato possibile perdere una giovane madre in circostanze tanto improvvise.

La Procura di Varese ha aperto un fascicolo per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, per far luce su ogni passaggio delle ore successive all’intervento. La pm Marialina Contaldo ha disposto l’acquisizione della cartella clinica e l’esecuzione dell’autopsia presso l’ospedale di Circolo, passaggi ritenuti indispensabili per ricostruire la sequenza degli eventi che hanno portato all’arresto cardiaco fatale. Anche la Asst dei Sette Laghi ha avviato un’inchiesta interna e assicurato piena collaborazione: un gesto dovuto in una vicenda in cui ogni dettaglio può diventare decisivo. Il caso, per complessità e impatto, riaccende il tema delle condizioni dei reparti di maternità, del monitoraggio post-operatorio e delle criticità che ancora oggi possono trasformare un momento atteso in una tragedia.

Indagini sulla morte di Veronica

A Malgesso, paese d’origine della 32enne, la notizia ha travolto tutti come un’onda improvvisa. Veronica era molto conosciuta e stimata, e la sua famiglia rappresentava un punto di riferimento per molti. Il marito, Giorgio Cizzico, è un volto noto del calcio dilettantistico locale: la sua squadra, il Mercallo, ha scelto di non scendere in campo in segno di rispetto, mentre l’intera Terza Categoria di Varese ha annunciato un minuto di silenzio su tutti i campi. Un gesto collettivo che racconta quanto la tragedia abbia colpito un’intera comunità, trasformando un lutto familiare in un dolore condiviso.

Lo choc della comunità di Malgesso

Il cordoglio arrivato nelle ultime ore è fitto, continuo, composto. Amici, compagni di squadra, conoscenti e semplici cittadini si stanno stringendo intorno alla famiglia, cercando di offrire un supporto che, in situazioni come questa, sembra sempre insufficiente. La morte di una giovane madre, improvvisa e ancora senza cause chiare, lascia aperti interrogativi profondi. Le indagini cercheranno ora di definire la dinamica medica, mentre la comunità attende risposte che possano almeno dare un senso alla perdita.

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