Dopo undici giorni di angoscia, la famiglia di Tatiana Tramacere ha potuto riabbracciare la giovane, ritrovata nell’abitazione di Dragos Ioan Ghermescu. Un ritorno che il padre, Rino Tramacere, descrive come una rinascita: «La parola che riassume tutto è una sola: felicità. Abbiamo tribolato nelle tenebre e all’improvviso abbiamo rivisto il sole. Solo un padre può capire cosa significhi ritrovare una figlia di 27 anni sana e salva dopo aver temuto il peggio». L’uomo racconta l’emozione di un ricongiungimento tanto atteso quanto traumatico, e non nasconde la fatica vissuta dalla famiglia: «Adesso dobbiamo riprenderci la nostra serenità, non c’è tempo da perdere».
Il ritrovamento nella casa di Dragos: “Non si reggeva in piedi”
Tatiana è stata recuperata dai familiari nella casa in cui si trovava da quasi due settimane. Le condizioni in cui l’hanno trovata hanno colpito profondamente i suoi cari:
«Era smagrita, sofferente, senza forze. Non riusciva neppure a stare in piedi, l’abbiamo dovuta sorreggere noi. Non sappiamo perché fosse ridotta così, se fosse denutrita o altro. Ma ora importa relativamente: è a casa, ed è questo ciò che conta».
Nonostante le tante domande, la famiglia non è ancora riuscita a capire cosa sia accaduto in quei giorni: «Tatiana non parla. Sta chiusa nella sua stanza, non vuole vedere nessuno. È sotto choc. Parlerà quando se la sentirà».
Le fake news e il dolore amplificato dai social, poi le domande su Dragos
Il cellulare Tatiana lo ha riacceso, e proprio da lì arrivano nuove ferite. Il padre denuncia l’impatto devastante delle speculazioni online:
«Legge quello che circola e soffre. Le fanno male certe insinuazioni, storie inventate, ricostruzioni senza senso. Gente che scrive senza sapere nulla. Piange per questo, e noi dobbiamo proteggerla anche da ciò che si dice fuori».
Sul giovane rumeno con cui la 27enne si trovava, Rino Tramacere mantiene una posizione prudente: «Dragos dice di amarla? Io non so cosa dire. Non lo conosco. L’ho visto cinque minuti, non ho parlato con lui e non mi permetto di giudicare. Non sappiamo cosa sia successo davvero in quella casa».
La madre Ornella crolla per lo stress, il silenzio di Tatiana
Se Tatiana è emotivamente provata, non va meglio alla madre, Ornella: «Ha retto per undici giorni, poi è crollata quando Tatiana è rientrata. Troppa tensione, troppa paura. Sta male, piange per tutto ciò che ha vissuto». Una reazione che testimonia il peso enorme sopportato dalla famiglia durante la scomparsa.
I genitori hanno provato a chiederle spiegazioni, ma per ora senza risultati: «Non risponde. Ascolta, resta in silenzio e piange. Non la forziamo: parlerà quando sarà pronta».
Nonostante tutto, la famiglia guarda già avanti. «Passeremo un Natale sereno, tutti insieme come sempre. Sarà una festa doppia: per la gioia delle feste e per il sollievo di averla di nuovo con noi». Un capitolo difficile non è ancora chiuso, ma per la famiglia Tramacere il presente, dopo giorni di paura, ha di nuovo il volto della speranza.
