
Donald Trump Jr ha sollevato dubbi sul futuro degli aiuti militari statunitensi all’Ucraina, evocando la possibilità che possano terminare presto. “Per anni gli americani hanno firmato gli assegni. L’opinione pubblica ora non ha più voglia”, ha dichiarato, evidenziando la crescente stanchezza dei cittadini americani nei confronti del conflitto. Le sue parole hanno acceso nuove polemiche sul ruolo degli Stati Uniti nella guerra.
Il figlio dell’ex presidente ha inoltre lasciato intendere che Donald Trump potrebbe allontanarsi dal processo di pace e ridurre il coinvolgimento nella guerra in Ucraina. Secondo lui, Volodymyr Zelensky prolungerebbe il conflitto sapendo che una conclusione non gli sarebbe favorevole. Trump Jr ha sottolineato anche la corruzione interna dell’Ucraina, definendola superiore a quella della Russia e criticando la gestione del potere da parte dei vertici politici e imprenditoriali del Paese.
Le sanzioni e la fuga dei ricchi ucraini


Il figlio di Trump ha attaccato le sanzioni europee alla Russia, sostenendo che abbiano aumentato i prezzi senza indebolire Mosca. Ha inoltre denunciato la fuga dei ricchi ucraini, lasciando la popolazione civile a combattere il conflitto. Raccontando un episodio personale, ha affermato che a Monaco, durante l’estate, il 50% delle auto di lusso era intestato a cittadini ucraini, sottolineando un divario tra apparente ricchezza e realtà della guerra.
Le affermazioni di Trump Jr hanno già provocato reazioni contrastanti negli Stati Uniti e riaperto il dibattito sulla sostenibilità degli aiuti finanziari e militari americani. La sua posizione evidenzia come il sostegno internazionale alla guerra ucraina non possa essere dato per scontato senza un consenso più ampio tra l’opinione pubblica.


