
In quartiere Corticella, a Bologna, lo conoscono tutti. Marco – nome di fantasia – è un uomo di 52 anni nato con una disabilità, noto per il suo carattere gentile, il sorriso sempre pronto e l’educazione che lo contraddistingue. Ogni pomeriggio raggiunge l’oratorio della parrocchia di San Savino, dove trascorre il tempo con amici, educatori e volontari.
L’altro pomeriggio, però, proprio mentre si stava dirigendo verso quel luogo per lui sicuro, è stato vittima di una aggressione brutale che ha sconvolto l’intero quartiere.
Schiaffi, insulti e un pugno che gli spacca il labbro
L’episodio è avvenuto intorno alle 16, vicino alla fermata dell’autobus di via Bentini. Marco, come sempre, camminava con il suo fare espansivo: non è chiaro se abbia salutato qualcuno o semplicemente rivolto un sorriso. Quel gesto spontaneo, però, ha attirato l’attenzione di un gruppo di quattro o cinque giovani, descritti da alcuni testimoni come di origine nordafricana e centrafricana. Il branco lo ha accerchiato, deriso, insultato e infine colpito.
Prima gli schiaffi, poi un violento pugno in faccia, che gli ha spaccato il labbro. Marco ha provato a difendersi come poteva, ma i suoi aggressori hanno continuato a offenderlo e a ridicolizzarlo, sfruttando la sua vulnerabilità.
L’intervento dei passanti e i primi soccorsi
A fermare il pestaggio sono state alcune persone di passaggio, che si sono accorte della scena e hanno immediatamente allertato i carabinieri. Nel frattempo, Marco è stato soccorso dal personale della farmacia Corticella, che ha prestato le prime cure, mentre sul posto arrivavano anche i suoi genitori e gli educatori dell’oratorio. L’uomo era scosso, ferito e umiliato, ma per fortuna non in pericolo di vita.
Le indagini: acquisite le immagini delle telecamere
I carabinieri sono intervenuti subito e hanno acquisito i filmati delle telecamere private presenti lungo via Bentini, che avrebbero ripreso l’intera aggressione. Le immagini sono ora al vaglio degli investigatori, che sperano possano permettere di identificare i responsabili, descritti come un gruppo compatto e violento. La comunità di Corticella, intanto, esprime vicinanza a Marco e ai suoi familiari, chiedendo sicurezza e giustizia per un episodio definito da molti “crudele e inaccettabile”. Le ricerche dei cinque aggressori proseguono.


