
Momenti di grande paura per Angelica Baraldi, ex concorrente del Grande Fratello, rimasta coinvolta in un violento incidente stradale mentre era ferma in coda con la sua auto. A raccontarlo è stata lei stessa attraverso un lungo post su Instagram, spiegando di essere stata tamponata da un furgone arrivato a tutta velocità, senza frenare.
Secondo il suo racconto, l’urto è stato talmente violento da provocare un tamponamento a catena che ha coinvolto quattro auto: «Io ero la prima», ha scritto. L’impatto ha attivato automaticamente il sistema SOS dell’auto e dell’iPhone, facendo scattare i soccorsi.
Il racconto: trauma cranico e paura
Angelica è stata trasportata in ambulanza al pronto soccorso, dove le è stato diagnosticato un trauma cranico oltre a forti dolori a costole e bacino:
«Il sistema SOS dell’auto e persino l’iPhone hanno chiamato automaticamente i soccorsi. Ambulanza, pronto soccorso, trauma cranico, dolore alle costole e al bacino».
Nei lunghi minuti successivi all’incidente, l’ex gieffina ha raccontato di essersi sentita profondamente sola:
«Il mio fidanzato lontano, la mia famiglia lontana, io lì immobile, a piangere».
Il sostegno inaspettato: colleghi e amici al suo fianco
La solitudine è durata poco. Dal luogo di lavoro sono arrivati i primi messaggi, poi decine: i colleghi si sono organizzati per portarle vestiti, cibo o semplicemente per starle vicino.
Uno di loro si è presentato in ospedale con una bottiglia d’acqua e «una banana, l’unica cosa senza glutine che sapeva che non potesse uccidermi», ha raccontato Angelica con ironia. È rimasto con lei fino alle dimissioni.
Anche l’amica Anita, conosciuta nella casa del GF, è arrivata per sostenerla:
«E in un attimo, quella che era stata una delle giornate più brutte, è diventata una serata perfetta».
Le condizioni attuali
Oggi Angelica dice di stare meglio: «Ho solo qualche botta». Ma soprattutto si sente forte e grata per le persone che la circondano:
«Il mio fidanzato che sarebbe partito subito per tornare a Roma; la mia famiglia che da lontano è stata più vicina che mai; i parenti del mio ragazzo che mi trattano come una figlia; la mia migliore amica e i colleghi, diventati una seconda famiglia».
Un grande spavento, dunque, ma anche una testimonianza di solidarietà e vicinanza che ha trasformato un incidente drammatico in un momento di grande umanità.


