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“Chi vorresti come prossimo premier?”. Gli italiani rispondono così: il sondaggio è clamoroso

Pubblicato: 09/12/2025 17:37

«Se si votasse oggi, quale partito sceglieresti alle elezioni politiche?». È questa la domanda al centro del nuovo sondaggio realizzato dall’Istituto Noto, che fotografa gli equilibri – e gli squilibri – del panorama politico italiano.

Il quadro che emerge è chiaro: la competizione resta vivace, ma i rapporti di forza non sembrano cambiare. Al contrario, alcune tendenze si consolidano e mostrano un’Italia ancora nettamente polarizzata.

In testa c’è sempre Fratelli d’Italia, che conferma la propria leadership con un solido 30%. Il partito guidato da Giorgia Meloni si mantiene così saldamente al primo posto, senza segnali di cedimento.

Al secondo posto si colloca il Partito Democratico di Elly Schlein, che si attesta al 23%. Un risultato stabile ma che, secondo gli analisti, evidenzia un limite nell’ampliamento del proprio bacino elettorale rispetto alla crescita registrata da FdI.

Segue il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, che scende al 12,5%. Per i pentastellati si conferma un periodo di calo persistente, lontano dalle performance che avevano caratterizzato gli anni precedenti.

L’area del centrodestra registra poi un doppio 8,8%: la Lega di Matteo Salvini, in lieve recupero, e Forza Italia di Antonio Tajani, stabile nelle sue posizioni e in linea con i dati delle ultime rilevazioni.

Tra le forze minori, Alleanza Verdi e Sinistra Italiana ottiene un 6,5%, confermandosi la principale lista alternativa fuori dai due blocchi. Meno brillanti le performance del cosiddetto Terzo Polo: Azione di Carlo Calenda si ferma al 2,7%, mentre Italia Viva di Matteo Renzi raggiunge il 2,6%.

Interessante anche il dato sull’affluenza, stimata intorno al 60%. Ben il 20% degli elettori si dichiara ancora indeciso, rappresentando un segmento potenzialmente determinante per qualsiasi equilibrio finale.

Sommando i voti dei principali schieramenti emergono due blocchi ben distinti: il centrodestra raggiunge un totale del 49,5%, mentre il centrosinistra si attesta al 42,5%. Un divario che, almeno per ora, continua a sorridere alla coalizione guidata da FdI.

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