
Il percorso verso una nuova stagione di semplificazioni per medici e pazienti ha compiuto un passo decisivo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del disegno di legge dedicato al tema. Tuttavia, come chiarisce la Federazione italiana medici di medicina generale (Fimmg), le novità più attese — certificati di malattia rilasciabili in televisita e ricette ripetibili valide fino a 12 mesi — non diventeranno operative immediatamente, ma richiederanno ulteriori passaggi tecnici e politici.
Malattia certificata a distanza: la telemedicina equiparata alla visita in presenza
La prima innovazione riguarda la possibilità, finora esclusa, di rilasciare certificati di malattia tramite televisita. La norma prevista all’articolo 58 stabilisce che la certificazione a distanza, effettuata mediante strumenti di telemedicina, sia pienamente equiparata a quella tradizionale. Ma la Fimmg evidenzia un punto cruciale: «Non accadrà subito». Il motivo è legato al fatto che l’applicazione concreta della disposizione sarà definita solo dopo un accordo in Conferenza Stato-Regioni, su proposta del ministro della Salute.

In quell’occasione verranno stabiliti criteri, casi specifici e modalità operative per l’utilizzo della telecertificazione. Fino a quando l’intesa non sarà raggiunta, resteranno valide le regole attuali: il medico deve accertare di persona lo stato del paziente. La Fimmg annuncia che seguirà da vicino l’intero processo, ricordando l’esperienza maturata durante la pandemia nella gestione delle certificazioni a distanza. Rimane inoltre invariata la tutela contro gli abusi: le pene per certificati falsi restano severe, sia per lavoratori sia per i sanitari coinvolti.
Ricette ripetibili per patologie croniche: validità estesa a 12 mesi
La seconda grande novità si trova all’articolo 62 e riguarda i pazienti affetti da patologie croniche. I medici di medicina generale potranno prescrivere farmaci con ricette ripetibili fino a un anno, evitando ai pazienti la necessità di richiedere continuamente nuove prescrizioni. Anche questa misura non sarà però immediata: entrerà in vigore entro 90 giorni dal 18 dicembre, dopo l’adozione di un decreto attuativo del ministro della Salute, firmato di concerto con il ministro dell’Economia, per garantire l’assenza di nuovi costi per la finanza pubblica.
La norma consentirà inoltre ai pazienti di ottenere i farmaci anche sulla base della documentazione di dimissione ospedaliera o dei referti del pronto soccorso, senza attendere la seconda prescrizione del medico di famiglia. Per la Fimmg si tratta di un tassello importante per assicurare continuità assistenziale, soprattutto nei periodi festivi.
Una volta completato l’iter, il medico specificherà nella ricetta ripetibile la posologia e il numero massimo di confezioni erogabili in 12 mesi. Potrà sempre sospendere o modificare la terapia qualora lo richiedano condizioni cliniche o problemi di aderenza del paziente. Il farmacista, dal canto suo, consegnerà un numero di confezioni utile a coprire 30 giorni di terapia, comunicando ogni dispensazione al medico curante per rafforzare la collaborazione tra professionisti sul territorio.
Un cambio di passo che promette di alleggerire burocrazie, migliorare la gestione delle cronicità e avvicinare sempre più la sanità italiana alla telemedicina.


