
Trema ancora la terra in Irpinia, in una notte che ha riportato la paura degli ultimi mesi e riacceso l’allerta in tutta la zona di Montefredane. La scossa principale, registrata poco dopo la mezzanotte, ha fatto sussultare case e palazzi con una magnitudo 3.0, breve ma intensa, accompagnata da un boato avvertito nitidamente dalla popolazione. Il risveglio è stato segnato dall’annuncio del sindaco sulla chiusura delle scuole, misura di precauzione necessaria di fronte a una sequenza sismica che continua a colpire un territorio già stremato. Intanto, decine di cittadini hanno affollato le linee del Comune e dei soccorsi, chiedendo rassicurazioni e segnalando tremori avvertiti nei paesi vicini.
Nel cuore della notte si sono registrate altre scosse, tutte a bassa intensità ma sufficienti a mantenere alta la tensione. Prima a Prata Principato Ultra, con magnitudo 1.3, poi di nuovo a Montefredane con magnitudo 1.4, e infine un’ulteriore vibrazione ancora su Prata, sempre 1.4, a riprova di un movimento del sottosuolo che non si è ancora del tutto placato. La popolazione, memore dello sciame di fine ottobre, ha raccontato un moto improvviso, secco, capace di far oscillare gli oggetti e spingere molte persone ad alzarsi dal letto per controllare le proprie abitazioni.
Primi controlli e sopralluoghi
In Comune, il sindaco Ciro Aquino ha attivato immediatamente il Coc, coordinandosi con la Prefettura e avviando i primi controlli sul territorio. Ha firmato in nottata l’ordinanza di chiusura delle scuole e ha spiegato ai cittadini che carabinieri e tecnici sono già al lavoro per le verifiche strutturali. “Siamo scossi e scioccati” ha ammesso in diretta social, facendo sapere di essere impegnato a tranquillizzare decine di residenti impauriti e a garantire un flusso costante di aggiornamenti.
Situazione sotto controllo, nessun danno rilevato
Dalle verifiche effettuate finora non risultano danni a edifici né feriti, e questo rappresenta l’unica buona notizia in una notte segnata dall’ansia. Il sisma è stato registrato dai sensori dell’INGV, che stanno monitorando l’area mentre continuano ad arrivare segnalazioni da diversi comuni della cintura irpina. A Montefredane il movimento è stato percepito con maggiore forza, ma l’assenza di conseguenze materiali consente al territorio di tirare un primo, prudente sospiro di sollievo.


