
Un incubo durato ore, culminato solo con l’intervento dei carabinieri. La vittima è una donna di 40 anni, trovata in condizioni gravissime all’interno dell’abitazione del suo aggressore, un infermiere 47enne impiegato in un ospedale del Napoletano. Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo – in evidente stato di alterazione dovuto a sostanze stupefacenti e farmaci – avrebbe sottoposto la donna a una serie di torture: colpi sferrati con una borraccia di metallo, strappi di capelli, un taglio profondo alla mano sinistra con un bisturi, oltre a calci, pugni e un tentativo di strangolamento.
Gli investigatori ritengono che l’infermiere abbia somministrato alla vittima benzodiazepine sottratte illegalmente dal reparto in cui lavora, così da narcotizzarla e renderla inerme. L’uomo è stato arrestato e ora si trova in carcere.
L’arrivo dei carabinieri: sangue ovunque, urla e una porta che non si apriva
L’intervento dei militari della compagnia di Marano è avvenuto intorno alle 2.40, dopo una telefonata arrivata alla centrale operativa. La carabiniera al telefono ha percepito immediatamente la gravità della situazione: urla, rumori violenti, richieste di aiuto soffocate. La pattuglia, conoscendo già l’indirizzo per precedenti episodi, è arrivata in pochi minuti.
All’ingresso del palazzo, un primo dettaglio agghiacciante: sangue sulla porta e nell’ascensore. Quando le porte si sono aperte sul pianerottolo, c’erano schizzi ovunque, a testimoniare la brutalità dell’aggressione. I militari hanno iniziato a bussare e intimare l’apertura della porta.
Da dentro la voce dell’infermiere: “Ma che volete? Andatevene!” Ma subito dopo, una voce spezzata, quella della donna, ha confermato il peggio. La porta si è aperta appena, giusto il tempo per permettere ai carabinieri di fare irruzione e bloccare l’uomo, che ha cercato di opporsi. La 40enne era riversa a terra, sanguinante e terrorizzata. I militari hanno immediatamente chiamato il 118.
Il racconto della vittima: “Mi ammazza oggi. Mi droga e mi picchia da stamattina”
Nonostante il dolore e lo shock, la donna è riuscita a pronunciare poche frasi, che descrivono l’orrore vissuto: “Aiutatemi, ho paura. Questo mi ammazza oggi. Mi costringe ad assumere sedativo per farmi rilassare e dimenticare cosa facciamo.”
Durante la perquisizione, i carabinieri hanno trovato bisturi, farmaci sedativi, ansiolitici e lacci emostatici, insieme a ciocche di capelli sparse per casa e tracce di sangue ovunque. La vittima presenta un taglio da arma bianca sul palmo, un ematoma all’occhio, una frattura costale e vari lividi sul corpo: per ora la prognosi è di 20 giorni, ma sono previsti ulteriori accertamenti. La donna aveva già denunciato episodi di violenza e su di lei era attivo il codice rosso. L’infermiere, dopo l’arresto, è stato trasferito in carcere. La procura prosegue con gli approfondimenti per ricostruire l’intera vicenda e verificare eventuali responsabilità aggiuntive.


