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Sevizia e narcotizza la compagna, infermiere arrestato nel Napoletano

Pubblicato: 09/12/2025 20:13

Un grave episodio di violenza domestica ha scosso Marano, dove una donna è stata picchiata e sequestrata in casa per un’intera giornata. La vittima è stata narcotizzata con sedativi per farle dimenticare le sevizie, ma durante la notte è riuscita a chiedere aiuto, attirando l’attenzione dei vicini. L’arrivo dei carabinieri ha interrotto l’incubo, portando all’arresto del marito, un infermiera di 47 anni.

L’uomo ha cercato invano di impedire ai militari di entrare in casa, dicendo: “Che siete venuti a fare? Andatevene, qua è tutto a posto”, mentre cercava di coprire i lamenti della compagna. Secondo gli accertamenti, l’infermiere l’avrebbe colpita con un bisturi alla mano, dopo averla picchiata per tutta la giornata e tentato di strangolarla.

All’interno dell’appartamento, situato in un parco abitativo, i carabinieri hanno trovato sangue sparso in diverse stanze, ciocche di capelli biondi sul pavimento, il bisturi, lacci emostatici e sedativi. La donna, disperata, presentava ematomi, ferite da taglio, rossore al collo e una costola rotta.

I medici del 118 intervenuti sul posto hanno confermato le violenze. La vittima è stata trasportata al Cardarelli, dove ha ricevuto cure con una prognosi di venti giorni. Il percorso di recupero psicologico sarà però più lungo e richiederà ulteriori accertamenti.

Dalle indagini emerge che l’infermiere, assistente di sala operatoria, avrebbe aggredito la moglie dopo un litigio, utilizzando tranquillanti e sedativi per sedarla e mantenere il controllo. L’episodio è stato classificato come codice rosso, ma mette in luce limiti nei sistemi di protezione delle donne.

La donna aveva già denunciato il marito, ora detenuto a Poggioreale per maltrattamenti. A suo carico risultava anche un divieto di avvicinamento nei confronti della madre, perseguitata via chat per motivi economici. Nonostante le precedenti denunce, le misure preventive non hanno impedito la tragedia.

Le autorità stanno indagando per verificare se l’uomo abbia rubato farmaci dall’ospedale in cui lavora, utilizzando lacci emostatici e sedativi per sedare la compagna o accentuare gli effetti della cocaina, di cui faceva uso.

Durante la perquisizione sono state rinvenute boccette di sedativi e ansiolitici, confermando l’uso illecito dei farmaci nell’aggressione. Gli investigatori continuano a raccogliere elementi per chiarire la dinamica completa dei fatti.

La vicenda evidenzia ancora una volta i rischi legati alla violenza domestica e sottolinea la necessità di rafforzare i protocolli di protezione per le vittime, garantendo interventi tempestivi anche in presenza di precedenti denunce.

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