
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rilanciato pesanti critiche nei confronti dell’Unione Europea e della leadership ucraina in una lunga intervista a Politico. Il tycoon ha accusato il Vecchio Continente di non avere una strategia sulla guerra e di essere guidato da personalità “deboli”, mentre ha invitato Volodymyr Zelensky ad “accettare la realtà” di un’Ucraina che, a suo dire, “sta perdendo” il conflitto.
Trump contro l’Europa: “Nazioni in decadenza guidate da leader deboli”
Nel corso dell’intervista, Trump ha sostenuto che l’Europa stia attraversando una fase di declino, descrivendola come un insieme di Paesi incapaci di affrontare le crisi in corso. Ha parlato di una leadership europea “politicamente corretta”, sostenendo che i governi del continente “non sanno cosa fare” mentre la guerra “continua ad andare avanti”.
Pur affermando di essere “amico” dei principali leader europei, l’ex presidente ha precisato di considerarne alcuni “buoni”, altri “ok” e altri ancora “davvero stupidi”. Secondo la sua lettura, l’Europa non starebbe garantendo un contributo efficace nella gestione delle sfide geopolitiche e nella risposta al conflitto in Ucraina.
Le critiche a Zelensky: “Sta perdendo, deve accettare le cose”
Trump è tornato anche sul tema della guerra, sostenendo che l’Ucraina avrebbe già perso ampie porzioni di territorio prima del suo arrivo alla Casa Bianca e che la situazione attuale sarebbe ulteriormente peggiorata.
Alla domanda su cosa accadrebbe se Zelensky rifiutasse un eventuale accordo di pace, il presidente americano ha risposto che il leader ucraino “dovrà darsi una mossa e iniziare ad accettare le cose”, ribadendo come, a suo avviso, Kiev sia in una posizione di svantaggio evidente.
Il tycoon ha inoltre affermato che sia arrivato il momento per l’Ucraina di tornare alle urne, accusando il governo di utilizzare la guerra come “pretesto” per rinviare le elezioni. “Parlano di democrazia, ma si arriva a un punto in cui non è più una democrazia”, ha dichiarato, sottolineando che il popolo ucraino dovrebbe poter scegliere il proprio leader.
La replica dell’Unione Europea: “Orgogliosi dei nostri leader”
La risposta di Bruxelles non si è fatta attendere. La portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, ha evitato commenti diretti, ma ha ribadito la fiducia nelle istituzioni e nei capi di governo dell’Unione.
Pinho ha espresso orgoglio per la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, definendola una guida solida di fronte alle sfide globali. Ha inoltre ricordato che i 27 Stati membri compongono un “progetto di pace” capace di mantenere unità e coesione anche su dossier complessi come la guerra nel vicinato orientale. “Credo sia il sentimento di molti cittadini dell’Ue: siamo orgogliosi dei nostri leader”, ha concluso la portavoce.


