Dopo il ristorante in Via Cosmo, lo chef Antonino Cannavacciuolo si prepara ad affrontare un’altra avventura nel capoluogo piemontese. D’altronde non è una novità che lo chef ha conquistato non solo Torino, ma il Piemonte.
Il mistero sulla location del nuovo ristorante a Torino
Il nuovo ristorante dello chef Antonino Cannavacciuolo avrà sede quasi sicuramente nel centro di Torino. Il bistrot aperto nel 2017, dopo pochi mesi dall’apertura era stato al centro delle cronache a causa di un’ispezione dei Nas che avevano trovato al suo interno cibi congelati non segnalati nel menù e mancanti della tracciabilità richiesta dalle norme in vigore.

La reazione dello chef era stata furente, egli stesso aveva spiegato che si trattava di alimenti che non erano assolutamente destinati alla clientela e lo chef aveva dovuto pagare una multa da 1500 euro. Dopo questa breve disavventura, il locale è letteralmente decollato ottenendo una stella Michelin.
La nuova location in cui lo chef pluristellato aprirà il prossimo ristorante potrebbe essere nel centro di Torino, forse tra Via Garibaldi e Via Botero nel bellissimo Palazzo Durando, la cui ristrutturazione è stata avviata alla fine di novembre. L’altra possibile location potrebbe essere la zona della Mole Antonelliana ma resta ancora un mistero.
Antonino Cannavacciuolo alla conquista del Piemonte
Lo chef Antonino Cannavacciuolo è un grande estimatore della tradizione enogastronomica piemontese. Dopo il suo bellissimo ristorante a Villa Crespi a Orta San Giulio, lo chef stellato ha aperto ben due ristoranti a Novara e il Bistrot Cannavacciuolo di Torino.

Ma la sua passione per il Piemonte non si ferma qui. In un’intervista a La Repubblica, ha raccontato di essersi prefissato l’obiettivo di portare un po’ di Piemonte nella sua terra, in particolare a Vico Equense, il suo paese di origine.
Lo chef ha spiegato così il suo progetto: “Abbiamo una casa dell’800 che stiamo ristrutturando. Faremo un altro ristorante Cannavacciuolo, in cui porteremo il Piemonte in Campania dopo aver portato la Campania in Piemonte, prima a Villa Crespi e poi qui a Torino. Perchè andare in Campania a fare una cucina base di pesce sarebbe scontato, ce ne sono già tanti. Invece bisognaproporre selvaggina, tartufi, carne e vini rossi. Sarà una bella sfida“.