Ha afferrato il coltello e l’ha pugnalato perché, stando ciò che ha raccontato agli inquirenti, quell’uomo aveva tentato di stuprarla. È questo ciò che ha raccontato una 16enne africana ai carabinieri dopo aver ucciso un 63enne marocchino in provincia di Siena.
L’omicidio per difendersi da uno stupro
Il fatto è avvenuto a Castelnuovo Scalo, una frazione del comune di Asciano, in provincia di Siena. Una ragazza africana di appena 16 anni avrebbe pugnalato a morte con un coltello da cucina B.A., cittadino marocchino di 63 anni, e per questo è stata fermata immediatamente dai carabinieri del capoluogo toscano. Come dichiarato agli inquirenti dalla ragazza, il gesto estremo è stato dettato dal fatto che la giovane si stesse difendendo da un tentativo di stupro da parte dell’uomo, che viveva nel comune in provincia di Siena ospitando, nel proprio appartamento all’interno di una ditta che produce laterizi, anche altri extracomunitari. L’uomo aveva lavorato come custode dell’azienda.
Ora sulla giovane pende un fermo per omicidio
Sul luogo del delitto, gli investigatori hanno rinvenuto il cadavere del 63enne completamente nudo: sul corpo le ferite provocate dal coltello con cui la giovane si sarebbe difesa, concentrare soprattutto sul busto e sul volto. Anche la giovane vive all’interno della ditta di laterizi, poiché nella stessa azienda lavorano i suoi genitori. Dopo una serie di domande, la 16enne ha dovuto confessare la colpevolezza del delitto, spiegando però le ragioni dietro al suo gesto. Ora sulla giovane pende un fermo di indiziato di delitto per omicidio e per questo è stata condotta in una casa di prima accoglienza nei dintorni di Firenze.