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Grazia a Cyntoia Brown: uccise il suo stupratore e fu condannata all’ergastolo

Pubblicato: 08/01/2019 16:22

Per chiedere la grazia per Cyntoia Brown tantissime star si erano mobilitate, da Rihanna a Kim Kardashian, da Snoop Dogg a Cara Delevingne, lanciando tra le altre cose anche l’hashtag #FreeCyntoiaBrown. Il 7 gennaio, dopo aver scontato 15 anni di carcere, il governatore del Tennessee le ha concesso la grazia, riconoscendo tutte le attenuanti relative al suo caso e anche i sacrifici fatti dalla ragazza per rimettersi in piedi e superare il suo passato fatto di abusi sessuali e violenza, fin da quando era una bambina.

Il “caso” Cyntoia Brown

La storia di Cyntoia Brown è terribile. Da bambina, le fu diagnosticata la sindrome alcolica fetale, una patologia gravissima che contraggono i bambini nel grembo di una madre che beve troppi alcolici. Cresciuta in un contesto di degrado in cui i genitori abusavano di droga e alcol, venne affidata ad un’altra famiglia, ma scappò di casa. Dopo quella fuga, finì suo malgrado nel giro della schiavitù sessuale di Nashville, in Tennessee, negli USA.

Fin da piccolissima, Cyntoia Brown fu costretta a prostituirsi da un pappone soprannominato “Tagliagola”.

Cyntoia Braown dal 7 agosto uscirà dal carcere
Cyntoia Brown all’età di 16 anni

Quando aveva 16 anni, nel 2004, come raccontò Cyntoia stessa quando testimoniò, fu venduta a un uomo di 43 anni, Johnny Mitchell Allan, che la raccolse in un parcheggio e la portò a casa sua per avere un rapporto sessuale con lei. Ma lei aveva il sospetto che l’uomo stesse per prendere la sua pistola, così lei gli sparò uccidendolo. Prima di fuggire dalla casa dello stupratore, Cyntoia rubò il portafoglio dell’uomo e due pistole.

Nel suo processo, questo furto causò il rifiuto del movente della legittima difesa e portò all’incriminazione della ragazza, colpevole di aver compiuto l’omicidio con l’obiettivo di derubare l’uomo. La condanna fu esemplare, innanzitutto perchè Cyntoia Brown all’epoca dell’omicidio aveva solo 16 anni e venne giudicata come un’adulta subendo la pena dell’ergastolo. Era il 2006 e proprio a causa della pena che le venne inflitta, per legge, se avesse voluto chiedere la libertà condizionale non avrebbe potuto farlo prima di compiere 69 anni.

La grazia concessa a Cyntoia

Moltissime star si mobilitarono chiedendo che a questa ragazza venisse concessa la grazia. Divenne celebre il post su Instagram della cantante Rihanna che denunciò come un’ingiustizia la pena inflitta a Cyntoia Brown. Dopo ben 15 anni trascorsi in carcere, il 7 agosto la ragazza, ora 30enne, potrà lasciare la prigione, anche se resterà in libertà vigilata per 10 anni.

Il governatore del Tennessee Bill Haslam si è così espresso in merito alla sua decisione di concederle la grazia: “Cyntoia Brown ha commesso, per sua stessa ammissione, un crimine orribile all’età di 16 anni. Ma imporre l’ergastolo a una minorenne (e in questo caso un detenuto deve rimanere in carcere almeno 51 anni prima di poter chiedere la condizionale), è una pena troppo dura, specialmente alla luce degli straordinari passi da lei intrapresi per ricostruire la sua vita. La trasformazione deve essere accompagnata dalla speranza, quindi ho commutato la condanna a determinate condizioni“.

La 30enne dovrà infatti lavorare per 50 ore per la comunità, trovare un lavoro e prendere parte ad incontri di consulenza regolarmente. Dopo aver ringraziato il governatore per averle concesso una seconda possibilità con il suo “atto di clemenza“, Cyntoia Brown ha accolto con queste parole la sua grazia: “Farò tutto il possibile per giustificare la fiducia in me“. Dopo che la notizia della grazia concessa a Cyntoia è stata diffusa, Kim Kardashian ha così commentato la decisione del governatore su Twitter: “Grazie Governatore Haslam“.


Credits immagine in evidenza: AP

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2019 16:44