Stamattina, a Sassoferrato, in provincia di Ancona, una madre di è trovata a fare i conti con la tragedia più terribile che può colpire un genitore, una famiglia. La donna si è recata nella stanza dei suoi figli per svegliarli ma nessuno dei due le ha risposto. Quasi sicuramente a causa di una stufa malfunzionante, sua figlia di 10 anni è morta mentre suo figlio di 7 anni è rimasto gravemente intossicato dal monossido di carbonio e al momento lotta per restare in vita.
L’intossicazione fatale
La donna ha lanciato l’allarme alle 7,00 dopo che ha tentato di svegliare i suoi figli senza successo. Tempestivamente sono accorsi i carabinieri, i vigili del fuoco e il 118. Purtroppo per la bimba di 10 anni non c’è stato nulla da fare, è deceduta mentre dormiva.
La piccola è morta intossicata dal monossido di carbonio. Il suo fratellino è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso, anche lui vittima della stessa sostanza e gravemente intossicato ma ancora in vita. Al momento, i medici stanno facendo il possibile per salvargli la vita e dovrebbero predisporre a breve il suo trasferimento a Fano o a Ravenna, dove ci sono strutture dotate di una camera iperbarica. La famiglia di origini brasiliane vive a Sassoferrato, in località di Aspro di Colledanoce, da diversi anni.
La causa più probabile dell’intossicazione
L’intossicazione da monossido di carbonio che ha ucciso la piccola di 10 anni, molto probabilmente, è stata provocata da una stufetta artigianale malfunzionante presente nella stanzetta dei due bimbi. I Carabinieri e i vigili del fuoco stanno al momento esaminando i fatti per capire se effettivamente sia stata proprio la stufa a provocare la fuoriuscita del gas velenoso. Intanto, la comunità di Sassoferrato è sotto shock per la piccola vittima portata via mentre dormiva dal monossido di carbonio.
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