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Lui 25 anni, lei 88, in breve spende 100mila euro: la figlia ottiene l’interdizione

Pubblicato: 14/01/2019 14:51

Si sa che la differenza di età in una coppia è spesso fonte di pregiudizi. Tuttavia, in questo caso, l’opinione contraria della figlia 63enne alla storia d’amore nata fra la madre che oggi ha 91 anni e un giovane di 25 aveva delle fondamenta. L’88enne quando si è fidanzata con questo ragazzo ha iniziato a spendere moltissimi soldi, in brevissimo tempo ha sperperato ben 100mila euro del suo matrimonio. La figlia imperterrita ha iniziato una battaglia legale grazie alla quale è riuscita a ottenere l’interdizione di sua madre, in modo che le venisse assegnato un tutore a salvaguardia del suo patrimonio.

Il fidanzato 25enne e i 100mila euro spesi in pochissimo tempo

Una signora di Forlì di 88 anni si è perdutamente innamorata di un giovane di 25 anni. Tra loro è così iniziata una relazione sentimentale. Tuttavia, la figlia 63enne di questa donna si è mostrata contraria a questa relazione.

Un'anziana si innamora di un 25enne e spende 100mila euro
Immagine di repertorio

A ragione, perchè sua madre in pochissimo tempo, dopo aver iniziato questa relazione, ha speso ben 100mila euro. Purtroppo, l’anziana signora invaghita dal suo fidanzato di 25 anni non era capace di intendere e di volere, come stabilito dal Tribunale che ne ha dichiarato l’interdizione, quindi sembrebbe forse essere stata vittima inconsapevole di un raggiro.

La battaglia legale per ottenere l’interdizione della signora

La figlia 63enne dell’anziana, che oggi ha 91 anni, è riuscita a dimostrare in Tribunale che la madre era stata oggetto di una perizia falsata, completata dalla badante della madre che ha poi raccontato tutto alla 63enne. Infatti, si trova indagato con l’accusa di falso ideologico lo psichiatra che ha stilato la perizia ordinata dal Tribunale in cui l’anziana signora, ai tempi 88enne, era stata dichiarata lucida, capace di intendere e di volere.

Figlia ottiene l'interdizione della madre
Immagine di repertorio

Pare infatti che proprio il medico avesse fatto completare i test della perizia alla badante dell’anziana, che ha poi confessato tutto alla 63enne. Così, dopo aver ottenuto l’interdizione della madre, la 63enne ha denunciato alla Procura quanto accaduto. Nell’udienza di apertura del procedimento per falso ideologico contro lo psichiatra, sono state raccolte le testimonianze della figlia dell’anziana e della sua badante, il 9 maggio invece toccherà allo psichiatra tentare di difendersi dall’accusa.