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Susanna Tamaro dà l’addio alla sua Pimpi, uccisa da un boccone avvelenato

Pubblicato: 14/01/2019 18:04

Susanna Tamaro affida ad un post di Facebook le sue parole d’addio per il suo cane Pimpi, vittima di un boccone avvelenato. Un gesto sconsiderato che costa ogni anno la vita a più di 23 mila animali ogni anno, secondo i dati dell’AIDAA.

Le parole d’affetto della scrittrice

“E alla fine, quando ti ho portato a casa, è stato subito un grandissimo amore. Eri intrepida, ma mai fanatica, allegra e ubbidiente, amavi i cani, i gatti, i bambini. Queste le parole della scrittrice per descrivere la sua Pimpi, che deve esserle stata di continua ispirazione. “Amavi il mondo intero e i tuoi occhi osservavano il mondo con inesausta curiosità”, prosegue infatti il post.

Un addio inatteso

“Avresti dovuto essere il cane della mia vecchiaia, piano piano, con gli anni, avremmo rallentato il passo insieme e poi, un giorno ci saremmo seduti sulla panca davanti casa e avremmo visto il sole tramontare, consapevoli che, oltre il tramonto del giorno, quello sarebbe stato anche il tramonto della nostra vita”, ricorda la Tamaro. Un percorso che è invece terminato dopo soli 6 mesi con un triste ed inaspettato epilogo.

susanna tamaro dà addio alla sua pimpi uccisa da un boccone avvelenato

L’adozione in canile

Un gesto, quello di chi ha lasciato il boccone avvelenato, del tutto opposto al gesto di civiltà di Susanna Tamaro. La scrittrice, convinta vegetariana, ha sempre sostenuto posizioni animaliste. Convinzioni che l’hanno portata ad adottare la cagnolina in un canile, come testimonia l’esordio del suo post.

“Ti ho cercata a lungo e, alla fine, ti ho trovata dietro le sbarre di un canile. Per un mese, come la Volpe con il Piccolo Principe, sono venuta a trovarti con regolarità perché volevo essere certa che la gioia che provavo io nel vederti la provassi anche tu” , ricorda l’autrice.

Susanna Tamaro dà l’addio alla sua Pimpi, uccisa da un boccone avvelenato

Il supporto dei fan

Numerosi i commenti di conforto per la scrittrice. Le parole della sua lettera d’addio descrivono le conseguenze di un gesto tanto grave quanto comune e per questo, spesso e ingiustamente, dimenticato.

La condanna delle associazioni animaliste

L’associazione Animalisti Italiani Onlus ha condannato il gesto, comunicando l’intenzione di costituirsi parte civile, appellandosi a chiunque sia informato sulla vicenda. “Questo ennesimo crimine a danno di un essere indifeso deve portare il Governo ad inasprire le pene verso chi maltratta o uccide gli animali. Il Parlamento deve trasformare in legge le previsioni dell’ordinanza ministeriale (n.161 del 13-07-2018) contro i bocconi avvelenati e soprattutto adottare delle misure restrittive sulla vendita delle sostanze velenose facilmente reperibili in commercio”. Queste le parole di Riccardo Manca, vice presidente dell’associazione, che ricorda come questi veleni siano inoltre dannosi per l’ambiente.

https://www.facebook.com/animalistiitaliani.onlus/posts/2305720142774565?__xts__%5B0%5D=68.ARCTtFsAp0vtZ5zQQzFjOP4pd2zBSW_8WnDZ2o20gAjfd-f1EaZ3eZ4pp4387-4a2QLZI18ry5cpU1KnBjnMCkhr2tTGjq3bvhEDoeVNCeiAhlPqyrMqx-ZHPOxt3Qp07tA4cj8rVj22blIQqSEiCnQodfcHr0YKHJfa4SEkFSqhxSTshpYOxrMA2fHzJL5vo78blXRlhuyBORfgKtthwhfpDpe8Bf5bv5a5M65IhwFhofSAE5-jfHIDxGAgr7UB5GlLuAnmjP5rG4Qaj_FCgj6mjPd3hGwm8RTI9WfwGdTqDStRpPrUdpJdZQ1BdHwYknEtOuw4xG6kWGP5l-qA-fCvdQ&__tn__=-R

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