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È morta la “Circe della Versilia”: aveva ucciso il marito con l’amante

Pubblicato: 15/01/2019 17:33

La “Circe della Versilia” è morta a 80 anni dopo aver scontato 24 anni di prigione per aver ammazzato suo marito Luciano Iacopi, quando era ancora una 50enne. L’uomo era stato ucciso con 17 coltellate. L’omicidio era stato commesso insieme al suo amante, che all’epoca dei fatti aveva 23 anni.

La morte di Maria Luigia Redoli

Protagonista di uno dei fatti di cronaca nera che più scosse l’Italia, si è spenta ieri, all’età di 80 anni Maria Luigia Redoli, soprannominata “Circe della Versilia”.

circe della versilia è morta a 80 anni
La Circe della Versilia. Foto: TgCom24

L’omicidio del marito compiuto insieme al suo amante le aveva fatto attribuire questo soprannome dai cronisti, soprannome con cui probabilmente sarà sempre ricordata. “Circe” come la maga seduttrice ritenuta una “mangiatrice” di uomini, tra le cui grinfie cadde secondo il racconto dell’Odissea di Omero anche Ulisse. Tuttavia, lui fu il solo uomo che scampò al suo fascino grazie all’aiuto di Mercurio. La notizia della morte di Maria Luigia Redoli viene perciò accompagnata con il suo soprannome con cui venne identificata anni orsono dalle cronache.

La storia della “Circe della Versilia”

Così soprannominata dai cronisti, Maria Luigia Redoli aveva chiamato lei stessa i carabinieri dopo che, rientrata a casa con i suoi figli, Diego e Tamara, aveva trovato il cadavere del marito.

circe della versilia si è spenta ieri a 80 anni
La “Circe della Versilia”. Foto: TgCom24

Era il 17 luglio 1989, i fatti avvennero a Lucca. La “Circe della Versilia” si è sempre dichiarata innocente ma, dopo un’assoluzione in primo grado, lei e il suo amante vennero condannati in secondo grado all’ergastolo, sentenza che venne anche confermata in Cassazione. Secondo i giudici furono proprio lei e il suo amante, l’ex carabiniere a cavallo Carlo Cappelletti all’epoca 23enne, a uccidere con 17 coltellate nel garage di casa suo marito Luciano Iacopi. Arrestata nel 1991, la donna ha scontato 24 anni di carcere ed era tornata in semilibertà nel 2015. Dopo la scarcerazione aveva compiuto attività di volontariato a nel carcere Opera dove ha scontato la sua condanna. Da poco tempo si era trasferita ad Arezzo, dove è deceduta ieri.