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Di Battista strappa banconota CFA: “Manetta per i popoli africani”

Pubblicato: 21/01/2019 18:35

È stata probabilmente la parte più discussa e diffusa dell’intervista concessa da Alessandro Di Battista, durante la trasmissione Che tempo che fa, domenica sera. L’attivista del Movimento 5 stelle, con un gesto teatrale, ha strappato una banconota (facsimile) da 10mila franchi CFA davanti ad un perplesso Fabio Fazio. La moneta, adottata da 14 paesi africani, è ritenuta dal Movimento responsabile dei flussi migratori dall’Africa verso i Paesi europei: “Finché non si strapperà questa che è una banconota ma che in realtà è una manetta nei confronti dei popoli africani, noi qua possiamo parlare per ore di porti aperti e di porti chiusi, ma continueranno a scappare le persone e a morire in mare”.

Cos’è il franco CFA

Il franco CFA è un particolare tipo di valuta che viene utilizza da molti Paesi dell’area sub-sahariana, tra cui Camerun, Repubblica del Congo e Burkina Faso. Si tratta, per la maggior parte, di ex colonie francesi, poi divenute indipendenti, che hanno mantenuto un legame monetario con il Paese transalpino. All’origine, infatti, l’acronimo CFA significava Colonie Francesi d’Africa, ed ora indica la Comunità Finanziaria Africana. La moneta, gestita dalla stessa Banca centrale francese, è spesso oggetto di polemiche, perché porrebbe un freno allo sviluppo economico di quei Paesi, finendo col rappresentare un controllo geopolitico indiretto da parte della Francia.

I Paesi africani in cui viene utilizzato il franco CFA
I Paesi africani che utilizzano il franco CFA: in verde l’Africa occidentale, in rosso l’Africa centrale (fonte: Wikimedia)

Mancato sviluppo economico ed emigrazione

Per mantenere il tasso fisso – ha concluso Di Battista – prima con il franco francese e poi con l’euro, sono costretti a versare circa il 50% dei loro denari in un conto corrente gestito dal Tesoro francese. […] La Francia, attraverso questo controllo geopolitico di quell’area dove vivono 200 milioni di persone che utilizzano monete stampate in Francia, gestisce la sovranità di questi Paesi impedendo la loro legittima indipendenza”.

Sul blog delle Stelle, Otto Bitjoka, fondatore di UCAI (Unione delle comunità africane in Italia) ha rincarato la dose, scrivendo: “Bravo Alessandro, il punto è il rinascimento economico basato sul paradigma endogeno, non il banalissimo leitmotiv del Piano Marshall. L’uso in 15 paesi africani di una moneta basata su un patto coloniale costituisce un gran freno e crea tantissimi effetti perversi in queste aree geo economiche sotto tutela Francese”.

Il video dell’intervista condiviso da Di Battista su Facebook

https://www.facebook.com/dibattista.alessandro/videos/vb.299413980170673/239803986930541/?type=3&theater

Ultimo Aggiornamento: 22/01/2019 18:42