Cronaca

Scrivono sul muro “Il preside è gay”, lui non cancella e spiega perché

Il preside del Liceo sientifico Alfredo Oriani di Ravenna è stato destinatario di una scritta lasciata sul muro della scuola dai suoi alunni in cui veniva etichettato come gay, lui non la cancella perché non si tratta di un'offesa
"Il preside è gay", lui non la cancella e stupisce tutti

Sul muro del Liceo Scientifico Alfredo Oriani di Ravenna compare la scritta: “Il preside è gay“. Il preside Gianluca Dardi viene avvisato dai colleghi dell’insulto omofobo, ma lui decide di non cancellarla e, spiegando il motivo della sua scelta, stupisce tutti.

La scritta omofoba

L’omofobia dei suoi studenti è probabilmente la cosa che spaventa di più questo preside. Almeno stando a quanto ha scritto sul suo profilo su Facebook dopo aver appreso che i suoi studenti avevano scritto sul muro del liceo: “Il preside è gay“.

Il preside non cancella la scritta omofoba contro di lui dal muro

Il preside del Liceo scientifico Alfredo Oriani di Ravenna. Foto: Facebook Gianluca Dardi

Agli autori della scritta il preside Gianluca Dardi ha risposto con queste significative parole: “Ciò che offende non è la falsa attribuzione di una condizione, ma il fatto che uno studente del mio liceo l’abbia pensata come a un’offesa. Non la farò cancellare: resti lì come ‘pietra d’inciampo’ per l’intelligenza umana“. Si tratta sicuramente di affermazioni forti che esprimono il rifiuto del preside del Liceo scientifico Alfredo Oriani di Ravenna di piegarsi al bullismo omofobo degli studenti che l’hanno definito “gay” pensando di offenderlo. Il suo post in poco tempo ha ottenuto centinaia di like e la storia del suo gesto sta facendo il giro del web.

Il gesto ha una finalità educativa

Il preside Gianluca Dardi ha raccontato a Il Resto del Carlino di aver scelto di comportarsi in questo modo, lasciando la scritta sul muro, per compiere un’azione con finalità pedagogica nei confronti dello studente (o degli strudenti) che ha realizzato la scritta. Il preside ha voluto dimostrare che scrivere o chiamare qualcuno “gay” non è un insulto: “In un primo momento la mia reazione è stata semplicemente un’alzata di spalle. Poi però ha prevalso l’idea di cogliere l’occasione per un piccolo gesto educativo nei confronti del presunto autore“.

Il preside che ha insegnato ai suoi studenti che "gay" non è un insulto

Il preside del Liceo scientifico Alfredo Oriani di Ravenna. Foto: Facebook Gianluca Dardi

Secondo il preside, l’episodio è sintomo di una condizione negli adolescenti di attrito nei confronti di chi è omosessuale, il bullismo omofobo: “A me non importa chi sia stato. Mi piacerebbe però che fra qualche tempo l’autore, ripassando davanti a quel muro, possa ravvedersi e vergognarsi di aver pensato che quell’epiteto fosse un’offesa. Il bullismo omofobo e non solo è una vera piaga che colpisce soprattutto gli adolescenti che vivono periodi di fragilità. Già quest’anno ho avviato due procedimenti disciplinari straordinari per atti verso compagni, oltre ad adottare qualche intervento più leggero per episodi più circoscritti“.

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