A quasi 12 anni dalla scomparsa, la storia di Maddie McCann si trova di nuovo al centro delle cronache.
Una vicenda complessa e angosciante, il cui finale non è stato ancora scritto. A peggiorare la situazione un nuovo affronto sui social: un ignoto utente avrebbe creato un falso profilo con foto e nome della bimba scomparsa, con offensive allusioni alla tragedia. Un gesto ignobile del quale l’opinione pubblica non riesce a spiegarsi le ragioni.
Il profilo sul sito di appuntamenti
Negli scorsi giorni è infatti apparso su Tinder – popolare applicazione per incontri – un profilo che riporta le immagini e il nome della piccola Maddie. A completare il gesto di cattivo gusto, una descrizione che allude, con un’ironia decisamente fuoriluogo, alla terribile vicenda: “Campionessa mondiale di nascondino dal 2007”, questa la frase apparsa sul profilo. “Ho passato una brutta vacanza in Portogallo, non la raccomando a nessuno”, continua l’ignoto utente, per poi aggiungere “ Sono al pub a bere sangria”.
Falsi profili: non è la prima volta
Lo scandalo del profilo Tinder arriva dopo molti altri gesti irrispettosi sui social. Dai falsi messaggi sul suo ritorno a indelicati commenti sulla tragedia, la famiglia di Maddie è costantemente bersagliata. Recentemente, infatti, era stato creato un falso profilo Facebook a nome di Maddie, utilizzato per scrivere frasi come “Sono tornata” oppure “Sono stati 10 anni molto lunghi”. In un altro caso un utente – sempre su Facebook – si era lamentato dei soldi spesi per le ricerche della bambina, paragonandoli alle cifre stellari spese per acquistare i calciatori di serie A.
Una cena tra amici, poi il nulla
La tragica storia di Maddie risale alla primavera del 2007, quando la famiglia era in vacanza a Praia da Luz, Portogallo. Nella sera del 3 maggio i genitori avevano messo a letto i 3 fratellini, Maddie – che al momento della scomparsa aveva 4 anni – e i due gemelli di 2 anni. In seguito si erano allontanati per una cena tra amici in un ristorante vicino.
Il lettino di Maddie trovato vuoto
A nulla erano servite le cautele dei genitori, che si erano accordati per andare a controllare i bambini circa ogni mezz’ora. Verso fine serata la madre era infatti tornata nell’appartamento per accertarsi che andasse tutto bene, per poi fare la terribile scoperta. Maddie non era più nel suo letto e di lei nessuna traccia. Da quella tragica sera si sono susseguite indagini, teorie e avvistamenti, ma la storia della piccola Maddie rimane avvolta nel mistero.