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Aumentano i prezzi per 800 farmaci da banco di uso comune

Pubblicato: 22/01/2019 16:31

All’incirca 800 farmaci da banco, sia generici che di marca, saranno coinvolti in un rincaro dei prezzi. Aumenti che si aggireranno intorno al +5.7% (quasi un euro di aumento) e che partiranno da febbraio 2019. È il decreto  87/2005 che stabilisce che ogni due anni le aziende farmaceutiche possano aumentare i prezzi dei farmaci obbligatori di ricetta e non rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale.

Aumentano i prezzi dei medicinali

Alcuni dei farmaci più comuni e utilizzati dagli italiani, a partire dal mese di febbraio 2019, vedranno un aumento dei loro prezzi. La Federfarma ha pubblicato la lista di tutti i farmaci interessati al rincaro.  “Tra generici e prodotti branded sono 770 i farmaci interessati quest’anno dagli aumenti, che portano il prezzo medio a confezione (sui prodotti interessati dagli incrementi) da 15,58 a 16,47 euro. Ne consegue una differenza di 0,89 euro, che equivale a un aumento medio del 5,7 per cento sui prezzi di due anni fa”, spiega il direttore responsabile della testata Pharmacy Scanner, Alessandro Santoro.

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Medicinali non rimborsabili coinvolti nell’aumento

Ad essere interessati al rincaro saranno i farmaci di fascia C, quindi tutti quei medicinali soggetti a prescrizione medica ma non al rimborso del Sistema Sanitario Nazionale. In Italia se ne contano all’incirca 3.740. A regolare l’aumento di questo tipo medicinali è il decreto 87/2005, detto anche decreto Storace. Il ddl del 2005 stabilisce infatti che ogni due anni, negli anni dispari, le aziende farmaceutiche possono decidere di aumentare i prezzi dei farmaci con obbligo di ricetta non rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale. Questo categoria di farmaci è quella solitamente più utilizzata dagli italiani e comprende: antidolorifici e antifiammatori per dolori muscolari, mucolitici contro il catarro, sonniferi, antidolorifici contro il mal di testa e persino antistaminici contro asma e riniti allergiche. Per quanto riguarda i farmaci senza prescrizione, il loro prezzo viene stabilito dalle farmacie o dalle parafarmacie che possono anche praticare sconti sui farmaci di fascia C, come previsto dal decreto Cresci Italia (legge n. 27 del 2012).

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