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Bryan Singer, regista di Bohemian Rhapsody, accusato di molestie sessuali

Pubblicato: 25/01/2019 15:55

Bryan Singer, regista di diversi film di successo, tra cui l’ultimo, Bohemian Rhapsody, vincitore di due Golden Globe, si trova coinvolto in una serie di accuse per molestie sessuali. A ripercorrere la lunga e dettagliata vicenda è il quotidiano The Atlantic.

Accusato di molestie

Dopo un lavoro durato 12 mesi, The Atlantic pubblica l’inchiesta che ha per protagonista il regista Bryan Singer. Autore di film di successo come I soliti sospetti, X-Men, Operazione Valchiria, il regista 53enne è stato coinvolto in una serie di accuse per molestie sessuali, sporte da uomini che, ai tempi delle presunte violenze, erano minorenni. I fatti si sarebbero svolti in un periodo che va da fine anni ’90 al 2000. Alcune delle vittime affermano di essere state sedotte dal regista, altre di essere state violentate. Fatti che avrebbero finito per segnare gravemente molti di loro. Dai racconti degli intervistati dai corrispondenti dell’Atlantic, emerge un Singer problematico che amava circondarsi di ragazzi giovani. Nel 1997, il 13enne Victor Valdovinos incontrò Singer, all’epoca 30enne. Il regista e il suo cast stavano girando alcune scene de L’Allievo nella sua scuola. Valdovinos avrebbe dovuto partecipare come comparsa e, mentre si trovava nel camerino per cambiarsi, sarebbe stato raggiunto dal regista che avrebbe cominciato a toccargli i genitali e a toccarsi a sua volta. Da allora Valdovinos ha cominciato a soffrire di problemi psicologici, problemi che hanno minato la sua carriera scolastica e sportiva, e lo avrebbero portato a far uso di droghe.

Parlano le presunte vittime

Negli anni ’90 Singer si fece una reputazione nella scena gay di Hollywood, in parte anche per le feste in piscina che teneva nella sua casa di Butler Avenue. Feste in cui a partecipare, per lo più, sarebbero stati minorenni. Uno di loro, Ben, che all’epoca avrebbe avuto tra i 17 e i 18 anni, racconta di aver avuto un rapporto orale con Singer, proprio durante una di queste feste. Intervistato, Ben descrive Singer come “predatorio“: “Ti infilava le mani nei pantaloni senza il tuo consenso. Riempiva le persone di alcol e droghe e poi faceva sesso con loro”. Ma, nel caso di Ben, non ci sarebbero state costrizioni fisiche. Un’altra testimonianza arriva da Andy che, all’età di 15 anni, quando Singer ne aveva 31, avrebbe avuto con lui diversi rapporti sessuali. La vita di Andy è stata costellata da problemi di droga e psicologici, tanto da arrivare a prostituirsi. Anche Eric racconta di esperienze simili che avrebbe avuto con Singer, quando era solo un 17enne.

Le cause per molestie sessuali

La vita personale del regista non è venuta allo scoperto fino al 2014, anno in cui Michael Egan raccontò di essere stato violentato dal regista su uno yacht quando aveva solo 15 anni. Egan ha intentato causa, ma sono state trovate diverse incongruenze e il caso è stato messo da parte. Nonostante ciò, ci sarebbero diversi indizi che indicano che Egan stesse dicendo la verità. La perizia dello psichiatra che lo considerò attendibile e Singer ha chiesto a Egan di patteggiare corrispondendogli la cifra di 100mila dollari. Cosa che Egan ha rifiutato. Un’altra causa è stata sporta contro Singer e Gary Goddard da parte di un anonimo e di nuovo per stupro. Sia Singer che Goddard hanno negato però le accuse.

Cesar Sanchez-Guzman nel 2003, a 17 anni, sarebbe stato molestato dal regista durante una festa su uno yacht. Singer gli avrebbe anche imposto di non parlare perché “nessuno gli avrebbe creduto”. Alcuni anni dopo, nel 2018, Guzman ha sporto denuncia. All’epoca della denuncia Guzman racconta di aver cominciato a ricevere messaggi minatori e ad essere pedinato da un uomo. Come se non bastasse, i legali di Singer gli avrebbero imposto di riaprire il suo caso di bancarotta: caso che, finché resterà aperto, impedirà alla denuncia sporta contro Singer di procedere oltre. Inoltre, sembra che alcuni soci di Singer avrebbero denunciato Guzman e la moglie all‘ufficio immigrazioni, visto che i due non vivevano assieme e non rispettavano quindi i criteri per la naturalizzazione. Nel frattempo l’ultima fatica di Singer, Bohemian Rhapsody, si è aggiudicato alcuni giorni fa ben due Golden Globe: miglior film drammatico e miglior attore al protagonista Rami Malek. “L’industria cinematografica nasconderà la polvere sotto il tappeto e fingerà che nulla sia mai successo”, dice Guzman con amarezza, “Molte persone rifiutano di voler vedere le cose come stanno”.

 

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La replica di Singer

Il sito della Cnn riporta le prime parole di Bryan Singer dopo l’uscita dell’articolo di The Atlantic: “L’ultima volta che ho commentato questo argomento, Esquire magazine si stava preparando a pubblicare un articolo scritto da un giornalista omofobo che ha una strana ossessione per me dal 1997. Dopo un’attenta verifica dei fatti, considerando l’assenza di fonti credibili Esquire ha deciso di non pubblicare questo pezzo di giornalismo vendicativo. Questo fatto non ha impedito allo scrittore di vendere il testo a The Atlantic. È triste The Atlantic si abbassi a questi standard bassi di integrità giornalistica“. La 20th Century Fox, dopo le accuse emerse qualche mese fa, ha deciso di licenziare il regista prima delle fine delle riprese di Bohemian Rhapsody.