Vai al contenuto

Omonimia all’ospedale: il chirurgo asporta un rene al paziente sbagliato

Pubblicato: 26/01/2019 19:24

Questa incredibile storia è accaduta in Massachussets, negli USA, nel 2016, ed è stata causata daun’altrettanta incredibile coincidenza. Il chirurgo Ankur Parikh era sicuro di trovarsi davanti il paziente giusto, in realtà, all’ospedale Saint Vincent di Worcester, lo stesso giorno due pazienti con lo stesso nome avevano fatto gli stessi esami clinici, così lui ha sbagliato.

L’errore del chirurgo

Putroppo, quando a sbagliare è un medico le conseguenze sono molto più tragiche e complesse di quelle che comporterebbe l’errore di qualsiasi altro professionista, è facile capire il perché: se si sbaglia a scapito della salute mentale e fisica delle persone non sempre vi si può porre rimedio. Il dottore 37enne Ankur Parikh è un chirurgo che lavora nell’ospedale Saint Vincent di Worcester.

Pazienti omonimi: il chirurgo opera quello sbagliato
Immagine di repertorio

Quando ha commesso il drammatico errore di diagnosticare un cancro ad un rene al paziente sbagliato, non si era reso conto che c’era un altro paziente che si chiamava allo stesso modo ma non aveva la stessa età di quel paziente. Tutti e due gli ammalti si chiamavano Albert Hubbard, solo che uno aveva 70 anni e l’altro 65. Entrambi, lo stesso giorno, erano stati sottoposti a due ecografie allo stomaco e al bacino.

Ciò ha indotto il chirurgo a compiere il fatale errore, sbaglio che tuttavia avrebbe potuto evitare se avesse prestato attenzione alla data di nascita. Così, il medico ha diagnosticato al paziente 65enne un cancro ad un rene, e dopo 12 giorni l’ha sottoposto ad un intervento di asportazione dell’organo malato, sostenendo che senza quell’operazione non sarebbe sopravvissuto più di 5 anni.

La scoperta del fatale errore

Non appena il dottor Ankur Parikh si è reso conto del tragico errore, ha avvisato il paziente, chiedendogli scusa. Ma il danno irreparabile era ormai stato arrecato al 65enne. Così, Albert Hubbard ha fatto causa al chirurgo, al personale medico, all’ospedale Saint Vincent di Worcester, all’UMass Memorial Medical Group e al Wayne Glazier P.C. Urology, istituti medici di cui fa parte il dottore.

Chirurgo opera il paziente sbagliato
Immagine di repertorio

Come riporta il Telegram, il medico se l’è cavata con un rimprovero definito dal legale di Albert Hubbard “standard”, nonostante chi ha dovuto stabilire l’entità del suo errore abbia dichiarato che il dottore avrebbe dovuto controllare l’età del paziente e che, in ogni caso, si sarebbe dovuto accorgere che il rene asportato era molto più leggero del rene gonfio e malato che era stato riscontrato nelle analisi dell’altro ammalato. La causa di Hubbard tuttavia è ancora aperta e lui ha anche dichiarato che il dottor Ankur Parikh gli avrebbe detto che avrebbe anche potuto non rivelargli il suo errore.

Tuttavia, le conseguenze dello sbaglio commesso dal chirurgo sono state tutt’altro che trascurabili su Albert Hubbard: “Ha detto che probabilmente avevo da tre a cinque anni di vita. Sono tornato a casa e posso ancora rivivere ogni singolo passo. Mi ha distrutto“. Secondo il suo legale, non si sarebbe trattato di un semplice errore ma di un problema sistemico dell’ospedale, nonostante il nosocomio neghi.