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Andrea Roncato: “Ma quale tunnel della droga, ci ho messo 2 minuti a uscirne”

Pubblicato: 29/01/2019 18:04

Andrea Roncato è intervenuto durante il programma radiofonico di Rai Radio 2 I Lunatici. Al centro della chiacchierata è stato posto il difficoltoso passato a contatto con alcool e sostanze stupefacenti, dalle quali è uscito in poco tempo e con molta forza di volontà. Dopo le sue dichiarazioni di 20 anni fa, l’attore ha subito non pochi attacchi, nonostante il gesto di parlarne apertamente fosse stato fatto a fin di bene. Durante l’intervista alcune frecciatine sono state rivolte ai suoi stessi colleghi accusati di un perbenismo di pura facciata, concedendosi poi di nascosto ai vizi.

Le rivelazioni ai microfoni di Rai Radio 2

Ai microfoni di Rai Radio 2, durante il programma I Lunatici, l’attore parla del suo passato fatto di eccessi e spiega il motivo della sua rabbia oggi: “È successo vent’anni fa. Adesso sono venti anni che non bevo neanche un alcolico, non fumo e non mi drogo“, per poi continuare, “Averne parlato è stato un problema. Io pensavo di fare bene, e invece no“. Il suo sfogo poi prosegue: “Ancora adesso può capitare che apro internet e leggo che sono stato nel tunnel della droga. Ma quale tunnel. Io un giorno mi sono alzato e ho detto che certe cose non avrei più voluto farle e ho deciso di smettere. Ci ho messo due minuti ad uscire dal tunnel.

Gigi Sammarchi e Andrea Roncato in una scena del film Se tutto va bene siamo rovinati, del 1984
Gigi Sammarchi e Andrea Roncato in una scena del film Se tutto va bene siamo rovinati, del 1984

Nel mirino del suo attacco rientrano sia i colleghi che non hanno mai ammesso di aver ceduto a certi vizi, sia i giornali che troppo spesso hanno superficialmente trattato gli argomenti.

L’intervista prosegue sul tema dell’aborto

Un altro punto sul quale lo stesso Andrea Roncato ha voluto porre attenzione riguarda l’aborto di un bambino che non è mai venuto al mondo. Al proposito racconta: “Una volta ho scritto un libro con una poesia dedicata a un bambino mai nato perché feci abortire la sua mamma. Un bambino. Un aborto. Non cinquanta, come leggo. Ne ho fatto fare uno e ho dedicato una poesia a questo bambino mai nato, pentendomi della mia decisione e dicendo a tutti che ho fatto una stronzata

Andrea Roncato
Andrea Roncato. Immagine: Instagram

Anche in questo caso le lamentele non tardano ad arrivano, puntando il dito contro quel vortice mediatico al quale lui, come molti altri, sono quotidianamente sottoposti.