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La Vita in Diretta: la storia del piccolo Salvatore commuove il web

Pubblicato: 29/01/2019 16:54

Francesca Fialdini ha raccontato una storia che ha dato vita a una vera e propria gara di solidarietà a La Vita in Diretta. La conduttrice ha infatti ringraziato tutti i telespettatori che, dopo aver ascoltato quanto successo alla famiglia del piccolo Salvatore, hanno deciso di dare una mano. Tantissime persone si sono mobilitate, stupendo la stessa Fialdini.

Ha una malattia rara: i genitori chiedono aiuto per curarlo

A La Vita in Diretta è stata presentata la storia di Salvatore, un bambino di 6 mesi affetto dalla sindrome di Prader Willi, una rara malattia genetica. I genitori, Enza e Francesco, sono due pastori che da Palermo devono portare il figlio al Gaslini di Genova per dargli una possibilità. La coppia ha deciso di vendere parte del gregge di pecore, di circa 200 capi di bestiame, per poter pagare il trasferimento in Liguria durante le cure.

la vita in diretta
Francesca Fialdini in collegamento con la madre di Salvatore a La Vita in Diretta

Purtroppo un’amara sorpresa ha gettato nello sconforto Enza e Francesco: circa 120 pecore sono state rubate. A quel punto la madre del piccolo Salvatore ha pensato di raccontare la sua storia su Facebook e di chiedere aiuto per pagare le spese mediche ingenti. Una storia rimbalzata in televisione, dove tantissimi hanno deciso di aiutare il bimbo malato.

Francesca Fialdini ringrazia il pubblico per la solidarietà

In tanti, anzi in tantissimi avete partecipato, non soltanto con i sentimenti o commuovendovi davanti al televisore, rispetto alla storia della famiglia di Agrigento, di pastori, che hanno un bambino malato. Sapete che dovrà affrontare delle cure importanti a Genova…“, ha dichiarato la conduttrice, “Sono arrivati molti messaggi di solidarietà, dove chiedete come mettervi in contatto con loro per poter partecipare alle spese, che saranno tante, per fare avanti e indietro dalla Sicilia a Genova, affinché questo bambino possa affrontare le cure di cui ha bisogno“. Una storia che sembra possa avere un lieto fine, grazie alle molte persone che hanno deciso di aiutare il bambino.