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Norcia, Kuwait dona 1 mln di euro per ricostruire l’ospedale

Pubblicato: 01/02/2019 13:05

Un milione di euro per la ricostruzione dell’ospedale di Norcia: questo è l’impegno preso dallo Stato del Kuwait. A siglare questa donazione, la convenzione firmata ieri mattina a Roma dall’ambasciatore del Kuwait in Italia, Sua Eccellenza Sheikh Alì Khalid Al-Jabar Al-Sabah, alla presenza del Sindaco di Norcia Nicola Alemanno, il Direttore Generale della Regione Umbria Alfiero Moretti e il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli.

La promessa: un ospedale tecnologicamente avanzato

Sono onorato di donare a nome dell’Emiro Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah un contributo importante per la comunità norcina”, ha commentato l’Ambasciatore, “e di contribuire alla rinascita dell’ospedale della cittadina umbra”. La struttura è stata gravemente danneggiata dal sisma che ha colpito la regione nel 2016: grazie alla generosa donazione, potrà dotarsi di attrezzature tecnologiche all’avanguardia. La ricostruzione post-sisma “non può prescindere da un’assistenza sanitaria adeguata e di qualità”, ha ricordato Borrelli, che ha poi descritto il futuro presidio sanitario come “un polo d’eccellenza e un punto di riferimento per l’intera Regione”. Il Direttore Generale Moretti ha affermato che “la Regione Umbria intende ricostruire l’ospedale entro i prossimi due anni”.

ospedale civile norcia

La commozione del Sindaco di Norcia

Siamo infinitamente grati delle attenzioni che l’emirato del Kuwait ha rivolto alla nostra comunità”, ha dichiarato Nicola Alemanno, Sindaco di Norcia. La donazione è la testimonianza di quanto Norcia e la resilienza dei suoi cittadini stiano a cuore “anche oltre confine”.

comune norcia
Il Sindaco di Norcia e l’ambasciatore del Kuwait (a sinistra)

I rapporti tra Kuwait e Italia

Alemanno ha voluto ricordare la visita della principessa del Kuwait Sheikha Amthal Al Ahmad Al Jaber Al Sabah avvenuta nel 2017 nei luoghi sconvolti dal recente terremoto. La principessa, presidente del Centro del volontariato del suo Paese, si era recata proprio presso l’area dell’ospedale cittadino, per poi dirigersi verso l’area delle casette per gli sfollati. “Ricordo con piacere la visita spontanea all’asilo nido comunale, luogo in cui si coltiva la speranza di futuro” ha affermato ieri il Sindaco. In seguito alla sua visita, la principessa aveva annunciato il futuro avviamento di iniziative di solidarietà e cooperazione tra i due Stati. “Saremo lieti di approfondire l’esperienza organizzativa del sistema di protezione civile italiano per farne tesoro” aveva dichiarato, esprimendo grande ammirazione per il modello operativo nostrano. “Lo spirito del volontariato è profondamente radicato nella cultura kuwaitiana e islamica, così come nella storia e nella tradizione italiana”.

Kuwait, l’emirato dell’oro nero

La donazione all’ospedale norcino giunge da uno degli stati più ricchi del mondo. Secondo il World Economic Outlook del 2018, rapporto annuale del Fondo Monetario Internazionale, il Kuwait si posiziona nono nella classifica degli stati più ricchi. Il suo PIL pro capite, oltre 66mila dollari all’anno, è in larga parte dovuto all’esportazione di petrolio. Il Kuwait si distingue anche per la sua grande attività in campo umanitario, grazie alle iniziative dell’emiro Sabāḥ al-Aḥmad al-Jāber Āl Ṣabāḥ.  Nel 2014, l’ex Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon ha definito il Kuwait “uno stato piccolo per dimensioni, ma con un grande e compassionevole cuore”. Il Segretario aveva poi definito l’attuale emiro “un grande leader umanitario”, riferendosi al suo impegno nel corso dei conflitti in Siria e Iraq.

Un’occasione di rinascita

La generosità del Kuwait giocherà un importante ruolo nella ripresa post-sisma di Norcia. Poco più di due anni fa, il 30 ottobre 2016, la cittadina è stata colpita da una scossa di magnitudo 6.5: nessuna vittima, ma migliaia di sfollati e ingenti danni alle strutture. La ricostruzione procede, ma ancora oggi molte strutture sono inagibili e molte attività commerciali hanno dovuto riaprire in strutture temporanee.