Nuovi sviluppi nelle indagini successive all’attentato di Strasburgo dello scorso 11 dicembre 2018: sono 3 infatti le persone – delle 5 già arrestate il 29 gennaio proprio in relazione all’attacco ai mercatini di Natale della città francese – accusate di cospirazione criminale terroristica, poiché di fatto avrebbero aiutato il killer Cherif Chekatt fornendogli l’arma con cui avrebbe compiuto la strage, dove – lo ricordiamo – è morto il nostro connazionale Antonio Megalizzi insieme ad altre 4 persone.
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Strasburgo: è cospirazione criminale terroristica per 3 arrestati
Avrebbero aiutato il killer di Strasburgo, Cherif Chekatt, ad entrare in possesso dell’arma da fuoco con cui lo scorso 11 dicembre 2018 ha seminato il panico tra i mercatini di Natale della città francese: 5 persone sono state arrestate a fine gennaio per avere avuto un qualche ruolo nell’attentato di matrice islamica. Ora, di questi indagati, 3 dei fermati sono stati incriminati per cospirazione criminale terroristica. In quell’attacco, Chekatt avrebbe aperto il fuoco sui passanti tra le bancarelle del mercato, un tipo di agguato già avvenuto seppur in maniera differente anche a Berlino, lasciandone a terra senza vita 5 e ferendone altri 11.

Dopo l’attacco, Chekatt si era messo in fuga lasciando tutta l’Europa sulle spine: la polizia francese lo avrebbe ucciso solo due giorni dopo.
Rilasciate altre due persone fermate lo scorso 29 gennaio
Le altre due persone precedentemente arrestate sono state rilasciate dalle autorità francesi, senza particolari accuse nei loro confronti. L’attentatore, che come dimostra un video apparso alcuni giorni dopo la rivendicazione dell’Isis, aveva giurato fedeltà allo Stato Islamico, vantava diversi precedenti in Francia e in altri Paesi Europei, tanto che proprio Oltralpe era stato schedato con la lettera S, quella che identifica proprio i radicalizzati da tenere sott’occhio.

Nonostante questa particolare forma d’attenzione, Chekatt è comunque entrato in azione, uccidendo il nostro connazionale Antonio Megalizzi, il collega polacco del giornalista Barto Pedro Orent-Niedzielski, il thailandese Anupong Suebsamarn, il francese Pascal Verdenne e l’afgano Kamal Naghchband.