Il Minerva Club Resort, uno dei villaggi turistici più grandi d’Italia e della Calabria, in queste settimane è stato vittima di attacchi mirati. Tre incendi dolosi in soli 10 giorni, nel tentativo di mettere in ginocchio la struttura. Ancora ignoti i responsabili, e tutto fa pensare all’intimidazione mafiosa. A gestire il resort, dove lavorano 500 persone, è l’imprenditore Luigi Sauve, che ha denunciato il tutto in un’intervista all’agenzia stampa Adnkronos. “Credo che con questi atti, qualsiasi sia l’origine, si voglia andare oltre il singolo imprenditore e colpire un intero territorio. L’intento appare quello di deprimere l’economia del territorio e più in generale colpire il turismo in Calabria“, ha detto l’intervistato.
Gli incendi e la rabbia dell’imprenditore
Il primo incendio è avvenuto la notte tra il 28 e il 29 dicembre in una sala predisposta per una cerimonia. Il 5 gennaio il secondo episodio, con l’auto di un collaboratore del villaggio turistico data alle fiamme. Infine, il 10 gennaio il fuoco è stato appiccato alla lavanderia del Minerva Club Resort. I pompieri ci hanno messo 10 ore a domare le fiamme. Per Sauve, le istituzioni sono colpevoli di non aver ancora mosso un dito, a differenza di altri casi. Ironicamente, ha aggiunto: “Ho pensato anche di cambiare il nome del Resort in ‘Pizzeria Sorbillo‘ considerata l’attenzione ricevuta sia dai media che dalla politica. Lì per 9 dipendenti si è mosso il mondo, incluso Salvini, mentre qui per 500 dipendenti siamo stati ignorati, ad eccezione della visita del presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra, che ringrazio ancora“.
Una terra dal grande potenziale ma con gravi problemi
L’imprenditore ha poi ribadito che casi come questi non sono nuovi in Calabria, ma fanno notizia solo a ridosso delle elezioni, per poi tornare nel dimenticatoio dopo il voto. “Le istituzioni dovrebbero investire di più, mostrare concretamente il sostegno a chi ha deciso di fare impresa qui. Il potenziale è enorme ma il governo deve guardare questa regione con un occhio diverso per creare uno sviluppo nuovo. Questa terra potrebbe diventare la California d’Europa“, ha detto infine.
Il coraggio di continuare e l’appello d’aiuto allo Stato
Luigi Sauve ha organizzato per lunedì 4 febbraio un incontro al Minerva, volto a stringere un patto per la legalità nell’area della Sibaritide, dove sorge il suo villaggio. Per l’occasione ha lanciato l’hashtag #senzastatomollo e ha invitato tutte le istituzioni, a cominciare dal ministro Salvini. Sulla vicenda si è espresso su Adnkronos anche Walter Verini, deputato del Pd in commissione Antimafia, che la scorsa settimana, con la collega Enza Bruno Bossio, ha presentato un’interrogazione sul caso Minerva per chiedere al ministro dell’Interno di impegnarsi urgentemente per garantire l’incolumità dei cittadini minacciati in questo modo. “Lo Stato non può lasciare sole le vittime della mafia”, ha concluso.