God save the Queen direbbero gli inglesi; monarchici o no, la Corona britannica ha un ruolo cruciale per il Regno Unito, di conseguenza le conseguenze di un possibile No Deal sulla Brexit poterebbero mettere a rischio la regina stessa. Per questo è stato rielaborato un piano che sarà messo in atto in caso di mancato accordo UE-Regno Unito.
Brexit: un piano di evacuazione per la regina
A riportare la notizia è il Sunday Times, che svela lo scenario del piano Whitehall (ministero dell’interno), ovvero il programma di protezione ed evacuazione della regina e dei membri più anziani e importanti della Royal Family, nel caso in cui si dovessero presentare scontri violenti in città a seguito del No Deal.

Un’ipotesi estrema, presa però seriamente in considerazione. La regina sarà trasferita in un luogo sicuro e segreto lontano dagli scontri, lasciando quindi la città di Londra. Il piano Whitehall ha origini però antecedenti la questione Brexit, esso risale ai tempi della Guerra Fredda, per la precisione al 1962, a seguito della crisi missilistica cubana, e serviva a tutelare la famiglia reale in caso di attacco atomico.
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La rivisitazione del piano derisa dai leader pro-Brexit
Jacob Rees-Mogg, uno dei leader sostenitore della Brexit, ha definito il piano d’evacuazione come un’idea bizzarra e una manifestazione di panico esagerata. Il politico ha parlato del piano descrivendolo come mera fantasia generata dall’immaginare un futuro stato di guerriglia che, a suo parere, non si presenterà. Rees-Mogg avrebbe anche ironizzato sul fatto che chi ha elaborato il piano abbia visto troppi video e film raffiguranti elicotteri americani atterrare sul tetto dell’ambasciata di Saigon. “Non ha senso, chi ha elaborato questo folle scenario sono più studenti di fantasia o fantascienza invece che di storia. Il posto della monarchia è, e sempre sarà, nella capitale”. Rees-Moggs ha anche precisato che ai tempi della guerra nessun membro della famiglia reale lasciò la città, tutt’altro, quindi perché dovrebbe farlo in questo caso?

Nessuna conferma
Né da Buckingham Palace né tantomento da Downing Street sono arrivate conferme o smentite sul piano Whitehall. Una fonte interna al governo abvrebbe però precisato che non si tratta di un progetto legato alla paura degli scontri, bensì di un piano razionalmente ideato nell’eventualità che si sviluppi una situazione simile, la Corona va tutelata. “Sarebbe un atto di negligenza non ideare un piano simile, indipendentemente da quanto quello scenario possa sembrare impossibile”.