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Muore a 23 anni: credeva fosse influenza, ma era un’infezione mortale

Pubblicato: 03/02/2019 22:33

“Non sto così male da dover andare dal medico, stare seduto per ore, per sentirmi dire che ho l’influenza e far perdere tempo al medico”: così Reece Milner, 23 anni di Craigavon, Irlanda del Nord, ha risposto alla fidanzata che gli aveva suggerito di andare dal dottore. Da tre settimane infatti, il giovane soffriva di febbre e vomito, i sintomi tipici dell’influenza, ma credendo di cavarsela con un po’ di riposo ed un antipiretico ha pensato bene che non fosse il caso di scomodare il medico. Purtroppo, è morto venerdì scorso a causa di un’infiammazione miocardica.

Il ritrovamento e la corsa in ospedale

Mercoledì scorso, Reece, dopo il lavoro era andato a ritirare un pacco all’ufficio postale ma non è più tornato a casa. È stato ritrovato nella sua auto in stato confusionale da un passante che ha chiamato i soccorsi. I paramedici lo hanno trasportato subito al Craigavon ​​Area Hospital, dove è stato ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva ma per lui non è stato nulla da fare. È morto due giorni dopo. Gli esami hanno rivelato che il decesso è avvenuto a causa di un’infiammazione miocardica dei muscoli cardiaci, causata da una rara infezione.

Una foto del Craigavon Area Hospital dove è stato trasportato d'urgenza il giovane. Fonte: mdeinstallations.com
Una foto del Craigavon Area Hospital dove è stato trasportato d’urgenza il giovane. Fonte: mdeinstallations.com

Il ricordo di chi lo conosceva

Reece è morto circondato da tutti i suoi affetti: la fidanzata, Riofach Doran, con cui il ragazzo condivideva la propria vita da sei anni e con cui aveva da poco messo su casa, i fratelli Samir e Kellie e isuoi genitori, i quali hanno ringraziato pubblicamente i medici e tutto lo staff sanitario che hanno tentato di salvare la vita del figlio e l’uomo che lo ha ritrovato. “Era una persona davvero divertente ed estroversa, che amava far ridere la gente. Amava me e mio figlio, lo considerava come se fosse il suo, era così premuroso con tutti (…) Era la mia anima gemella, l’ho capito nel momento in cui l’ho visto la prima volta che eravamo destinati a stare insieme. È stato l’uomo della mia vita”, ha dichiarato la fidanzata che ha ringraziato tutti coloro che le sono stati vicino. Reece avrebbe voluto donare i suoi organi ma purtroppo non è stato possibile a causa dell’autopsia. Soltanto il suo cuore è stato donato alla ricerca.

Reece Milner e la fidanzata. Fonte: Mirror.co.uk
Reece Milner e la fidanzata. Fonte: Mirror.co.uk