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Zimbabwe, cuccioli di elefante strappati alle madri e venduti in Cina

Pubblicato: 11/02/2019 19:56

35 cuccioli di elefante dello Zimbabwe sono stati separati dalle madri e catturati per essere venduti ad alcuni zoo cinesi. Secondo quanto riporta il Times, gli animali si troverebbero temporaneamente nei recinti del parco nazionale di Hwange, una riserva situata al confine con il Botswana, già teatro dell’uccisione del leone Cecil nel 2015. Gli addetti starebbero perfezionando le operazioni legate al trasporto, piuttosto difficoltose vista la dimensione delle gabbie e la quantità di documenti richiesti. Secondo alcune testimonianze, la cattura avrebbe sfinito e disorientato i piccoli elefanti, creando parecchie polemiche.

La tecnica di cattura

Una fonte vicina alle operazioni ha descritto al Times la tecnica utilizzata dai ranger per isolare i piccoli dal resto del branco. Sono necessari alcuni elicotteri per sorvolare a distanza ravvicinata i gruppi, per poi sedare gli individui con freccette tranquillanti e caricarli sui camion. “Possono essere necessari diversi tentativi – ha raccontato il testimone – per separare con successo i giovani dalle loro madri, che sono estremamente protettive. L’elicottero deve volare molto vicino per creare il panico e lasciare i giovani elefanti esausti, disorientati e isolati dal resto del branco. Mentre il piccolo viene caricato, l’elicottero gira intorno al resto del branco per impedire agli animali di difendere i loro cuccioli”.

elefanti, branco
Gli elefanti sanno essere molto protettivi con i piccoli. *immagine di repertorio

Cuccioli di pochi anni d’età

Successivamente un veterinario avrebbe certificato lo stato di salute degli elefantini, alcuni molto piccoli, che devono essere in grado di sopravvivere ad un viaggio di migliaia di chilometri verso la Cina. Un rappresentante di ZimParks, l’agenzia che si occupa della gestione dei parchi nazionali in Zimbabwe, non ha confermato né smentito le accuse: “Non esportiamo mai cuccioli di elefante, solo giovani adulti di 4 o 5 anni”, ha dichiarato. Prima dei 5 anni, infatti, gli elefanti sono interamente dipendenti dalla madre e interrompere questo rapporto è considerato dannoso, oltreché crudele. La vicenda riaccende le luci su un fenomeno, come quello della vendita degli animali sul mercato asiatico, che sta andando avanti da vari anni.

Le convenzioni internazionali

Lo Zimbabwe deve fronteggiare una profonda crisi economica dopo la presidenza del controverso Robert Mugabe. Uno dei metodi usati per pagare i debiti è proprio quello di vendere rari e costosi animali su mercati in forte espansione, come la Cina o il Medio Oriente. Tutto ciò mette anche in discussione i trattati internazionali che regolano il commercio di fauna e flora, come la CITES (Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione). Dan Bucknell, direttore di Tusk, un ente benefico che si occupa di conservazione ambientale, ha dichiarato a tal proposito: “Le persone immaginano che al giorno d’oggi gli zoo siano riforniti da allevamenti in cattività o da trasferimenti da zoo a zoo, non da animali prelevati allo stato brado. Eppure questo tipo di commercio è perfettamente legale sotto la CITES”.

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Prima dei 5 anni gli elefanti sono interamente dipendenti dalla madre. *immagine di repertorio