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“Gatto, perdonaci”: a Triora una statua per le vittime feline dell’Inquisizione

Pubblicato: 14/02/2019 12:58

Un’imponente statua in bronzo di 3 metri raffigurante il “Gatto”: il sogno di ogni amante dei felini potrebbe presto diventare realtà a Triora, piccolo borgo medievale nell’entroterra ligure. Il monumento sorgerà in ricordo di tutti i gatti uccisi nei cupi anni della caccia alle streghe, particolarmente cruenta in questo angolo della Liguria. Spesso a pagare con il sangue non furono solo le donne accusate di stregoneria, ma anche i loro compagni a quattro zampe, visti come creature del demonio.

Gatto
*immagine di repertorio

Gli ideatori del progetto felino

Le menti dietro a questo progetto arrivano da lontano. Svetlana Lin e Alezander Orlov, filosofa lei, scrittore lui, sono originari della Russia ma da qualche tempo vivono a Triora. Sul profilo Facebook di Svetlana le numerose immagini di cani e gatti svelano la sua etica animalista. “Nessun gatto ha mai pensato di torturare un essere umano. Allora perché può accadere il contrario?”, scrive sul sito web Triora Cat, interamente dedicato al progetto. Da questa considerazione nasce l’idea di innalzare un monumento in onore del Gatto, simbolica vittima della violenza umana. “L’immagine del gatto dovrebbe diventare la coscienza dell’umanità, fermare l’insensata ostilità delle persone nei confronti degli animali e la crudeltà”, si legge sul sito. Il progetto ha già raccolto intorno a sé un variegato gruppo di artisti e appassionati. L’obiettivo è ora raggiungere attraverso il fundraising la quota di 50mila euro, necessari per la realizzazione.

Il  Comune di Triora dice sì alla statua

La Giunta Comunale di Triora ha approvato la costruzione del colosso felino “per farsi perdonare” con la delibera del 12 febbraio 2019. Nell’atto ufficiale si legge che la statua, installata su terreno privato ma accessibile al pubblico, “rappresenta un ruolo significativo di promozione del territorio”. “Un’iniziativa interessante sia dal punto di vista storico che turistico”, ha commentato il vicesindaco Gianni Nicosia. “Chi visiterà questa statua potrà così chiedere perdono al gatto o semplicemente ammirare lo splendido panorama della retrostante vallata”. Il prossimo passo, ottenere le autorizzazioni paesaggistiche previste dalla legge.

Triora, paese in cui sorgerà una statua dedicata al Gatto
Triora, paese in cui sorgerà una statua dedicata al Gatto

Triora, “paese delle streghe”

A pochi chilometri dal confine francese, Triora è una piccola perla medievale a quasi 800 metri d’altezza nell’Alta Valle Argentina. 355 abitanti alle anagrafe, il paese ligure si posiziona tra i Borghi più belli d’Italia. A renderlo noto è però l’appellativo di “paese delle streghe”: secondo i resoconti, Triora fu teatro di uno dei più cruenti processi inquisitori d’Italia. Tra il 1587 e il 1589 numerose giovani donne, abili nella preparazione di particolari infusi di erbe, furono accusate di cannibalismo e atti diabolici. Studi storici riportano che furono crudelmente torturate e uccise insieme ai loro gatti, considerati anch’essi creature sataniche.

Il turismo nero a Triora

Oggi la Cabotina, leggendario casolare in cui si riunivano le “streghe” per il sabba, rimane a muta testimonianza di pietra di quelle atrocità. I turisti attratti in questi luoghi dal loro tetro passato sono sempre più numerosi. Oltre alla Cabotina, il tour nero prevede una visita al Museo Regionale Etnografico e della Stregoneria e al sentiero delle streghe. E forse, tra qualche tempo, anche la statua del Gatto.